Mentre ci si prepara per il secondo round in Consiglio Comunale per l’elezione del nuovo presidente, si accende lo scontro tra maggioranza e opposizione e, in particolare, tra Cateno De Luca e il consigliere Mirko Cantello, Gruppo Misto, a seguito della votazione di ieri. L’ex Sindaco di Messina lancia accuse di “tradimento” nei confronti degli ex sostenitori della Giunta Basile; Cantello replica: «Chi ha tradito gli elettori e chi è che li sta prendendo in giro?».
Cos’è successo? È andata a vuoto, ieri, la prima votazione per l’elezione del nuovo presidente del Consiglio Comunale, necessaria a seguito delle dimissioni dall’incarico da parte di Cateno De Luca, che si candiderà a Sindaco di Taormina. Le “certezze” della maggioranza sono quindi crollate ieri in Aula di fronte alla mancata elezione del candidato proposto, Nello Pergolizzi, e all’ingresso nell’opposizione delle consigliere Restuccia e Rotondo, oltre che dei due esponenti della Lega in Aula (lista “Prima l’Italia”, candidata a sostegno di Basile alle amministrative del 2022). I consiglieri, Centofanti e Villari, infatti, hanno votato per Mirko Cantello e poi abbandonato l’Aula prima della seconda votazione, facendo così saltare l’elezione di Pergolizzi.
A pochi minuti dalla fine della Seduta, una diretta di Cateno De Luca, che ha attaccato i consiglieri della Lega, sfilatisi dalle file della maggioranza, le consigliere Restuccia e Rotondo e lo stesso Mirko Cantello, accusandoli sostanzialmente di “tradimento”. Secondo l’ex Primo Cittadino, l’uscita di Prima l’Italia dalla maggioranza deriverebbe da “ordini” provenienti dall’alto, vale a dire da Nino Germanà e Matteo Salvini. La diretta di Cateno De Luca è disponibile sulla sua pagina Facebook ufficiale.
Cantello replica a De Luca: «Chi ha tradito gli elettori e chi è che li sta prendendo in giro?»
Di seguito, la replica di Mirko Cantello: «Abbiamo ascoltato le dichiarazioni dell’onorevole De Luca – scrive – che ci hanno lasciato profondamente sgomenti per il loro contenuto ma soprattutto per quello che ha voluto fare intendere agli elettori. De Luca ha affermato di avere imposto la mia candidatura e quella di altri consiglieri nella lista Prima l’Italia che, sempre secondo la sua tesi, avrebbe superato lo sbarramento del 5% solo grazie all’apparentamento tecnico con le liste di Basile Sindaco. Siamo molto lontani dal vero, perché la mia scelta di candidarmi nella lista Prima l’Italia è stata effettuata in totale autonomia e libertà ed anzi come precisa preferenza, non volendo io candidarmi nelle liste di Basile Sindaco.
A De Luca, che parla sempre di complotti, di ricatti politico mafiosi e di banda bassotti nel metodo di scelta delle candidature degli altri partiti, vorrei fare notare che se io fossi stato davvero candidato per sua volontà nelle liste di Prima l’Italia si sarebbe trattato proprio di quello stesso sistema contro il quale lui punta sempre il dito. Della serie, predica bene e razzola male!
La verità è che, così come mi sono liberamente ed autonomamente candidato nelle liste di Prima l’Italia, allo stesso modo ne sono uscito spostandomi al Gruppo Misto.
Questa predica che De Luca sistematicamente ripropone, quando le cose non vanno come lui desidera, ha francamente stancato. Per quale motivo se un consigliere passa da un altro partito al gruppo Basile va bene (vedi D’Angelo e Buonocore) e se viceversa lascia il gruppo Basile per aderire ad altri gruppi è un traditore?
Basti ricordare che all’indomani delle elezioni, Basile disponeva di una maggioranza di ben 22 consiglieri su 32, ma trascorso meno di un anno questa maggioranza si è assottigliata a 15 (quanti sono stati i voti presi da Pergolizzi questa mattina). Le ragioni di questa perdita di consenso non vanno ricercate in pretese vendette politiche o in malcontenti per incarichi di sottogoverno (assessorati e partecipate) che lui avrebbe negato. De Luca si è fatto eleggere Presidente del Consiglio Comunale di Messina e in 10 mesi ha presieduto meno di 10 volte il consiglio comunale. Circa due mesi fa aveva annunciato, dopo le modifiche al regolamento del Consiglio Comunale, che prima di dimettersi avrebbe “dato una mano al Sindaco” per la votazione del bilancio, che ancora non è stato presentato neppure in commissione.
Stamattina (ieri, ndr), dopo non essere riuscito a fare eleggere Pergolizzi alla presidenza, De Luca ha annunciato che non si dimetterà dalla carica di consigliere comunale di Messina ma domani accetterà comunque la candidatura a Sindaco di Taormina. Ma per quale ragione De Luca ci tiene così tanto a fare il consigliere comunale a Messina, visto che in consiglio comunale non si fa vedere quasi mai ed è già impegnato da mesi nella campagna elettorale per il Sindaco di Taormina?
Io penso che – conclude Cantello –, prima di criticare i consiglieri che oggi (ieri, ndr) hanno manifestato con il loro voto di non apprezzare questo modo di fare politica, De Luca dovrebbe dire una volta per tutte cosa vuole fare da grande, e se ci tiene così tanto a fare il Sindaco magari ci può anche spiegare perché ha abbandonato il Comune e la Citta Metropolitana di Messina (di cui fa parte anche Taormina) dopo 3 anni di mandato quando aveva promesso che avrebbe amministrato per 10 anni. A questo punto, la domanda è conseguenziale: chi ha tradito gli elettori e chi è che li sta prendendo in giro?».
La votazione per il nuovo presidente del Consiglio Comunale di Messina
Dopo il botta e risposta, quindi, si torna in Aula oggi, alle ore 11.00, per la seconda votazione finalizzata all’elezione del nuovo presidente del Consiglio Comunale. Viste le premesse, e il risultato di ieri – che ha visto Nello Pergolizzi, candidato della maggioranza, prendere 15 voti, Mirko Cantello, candidato dell’opposizione, prendere 14 voti, e a seguire Antonella Russo per il Pd, con 2 voti, e un voto nullo –, la partita si presenta lunga e dal risultato incerto. Intanto, il dato politico che si può trarre è che la geografia dell’Aula oggi è del tutto mutata rispetto al post elezioni.
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