Il sindaco Federico Basile non ha più la maggioranza bulgara che aveva fino a poche settimane fa in Consiglio Comunale. A certificarlo, nero su bianco, la votazione andata a vuoto ieri per l’elezione del nuovo presidente. Si sfilano e passano ai banchi dell’opposizione, infatti, i consiglieri di Prima l’Italia (Lega), ma anche due consigliere elette con le liste direttamente legate all’Amministrazione. Oggi, alle 11.00, si torna a Palazzo Zanca con un nuovo scenario politico davanti.
Terminato il lunghissimo scrutinio delle elezioni amministrative 2022 a Messina, Federico Basile aveva nelle proprie liste (compresa quella di Prima l’Italia, ovvero la Lega) in Consiglio Comunale 20 consiglieri su 32, una maggioranza schiacciante, frutto del risultato delle urne e del premio di maggioranza assegnato. In più, già durante il Giuramento, una consigliera comunale entrata in Aula con il centrosinistra, Concetta Buonocuore, annuncia il passaggio al Gruppo Misto, seguita poche settimane dopo dall’esponente di Forza Italia, Nicoletta D’Angelo. Con i loro voti, la maggioranza effettiva passa da 20 a 22. Un numero che, sostanzialmente, ha consentito a tutte le delibere della Giunta Basile di passare senza troppi intoppi da dalle votazioni d’aula. L’opposizione contava invece 10 consiglieri (compreso Maurizio Croce, assente per motivi di lavoro a – quasi – tutte le sedute, come lo stesso presidente Cateno De Luca).
Dall’estate 2022 ad ora, però, altri spostamenti hanno cambiato la “geografia” dell’Aula. Innanzitutto, dopo diversi screzi avvenuti durante le votazioni, la fuoriuscita di Cosimo Oteri, passato dalla maggioranza a Forza Italia; poi il passaggio di Mirko Cantello da Prima l’Italia al Gruppo Misto e, infine, quello di Rosaria D’Arrigo, anche lei nel Gruppo Misto. L’opposizione passa così da 10 a 13, la maggioranza da 22 a 19.
Lo strappo: da Prima l’Italia a Restuccia e Rotondo
Una maggioranza all’apparenza solida, ma solo all’apparenza. Al suo interno rimanevano infatti i due consiglieri eletti con Prima l’Italia – che, ricordiamo, alle elezioni amministrative ha dato il suo appoggio a Federico Basile. Amalia Centofanti e Giuseppe Villari, infatti, non sempre si sono allineati con le scelte della Giunta e, spesso, si sono astenuti evitando direttamente di partecipare alle votazioni. Uno strappo, insomma, che poteva essere previsto e che si è concretizzato e in qualche modo palesato durante la prima votazione per il nuovo presidente del Consiglio Comunale. I due consiglieri sembrerebbe infatti abbiano votato Mirko Cantello, candidato dell’opposizione, contro Nello Pergolizzi, nome scelto dalla maggioranza (qui il condizionale è d’obbligo, perché il voto è segreto, ma la matematica parla abbastanza chiaro). A confermarlo, comunque, la loro decisione di abbandonare l’aula insieme al centrodestra, al centrosinistra e agli altri consiglieri dell’opposizione.
Ad uscire dalla maggioranza con la votazione di ieri, 2 maggio, anche le due consigliere Emilia Rotondo e Giulia Restuccia. Anche qui, la “prova” è data dal loro abbandono dell’Aula al momento della seconda votazione. Un primo indizio, i numeri della votazione: 15 voti per Nello Pergolizzi, 14 per Mirko Cantello, 1 nullo, 2 per Antonella Russo. Escludendo il centrosinistra – che conta tre consiglieri in Aula –, cui attribuiamo il voto nullo e quello ad Antonella Russo, alla maggioranza mancano quattro voti, l’opposizione ne ha quattro in più.
E adesso? Adesso si rivota, oggi, 3 maggio, alle 11.00, ma questa volta per eleggere il nuovo presidente del Consiglio Comunale non serve più la maggioranza assoluta.
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