L’ipotesi di un coprifuoco anticipato con chiusura dei negozi alle 18.00 a Messina non convince il consigliere comunale Andrea Argento, del Movimento 5 Stelle (M5S), che si aggiunge al coro di “no” alzatosi nelle ultime ore e attacca duramente il sindaco Cateno De Luca accusandolo, sostanzialmente, di incoerenza: «Prima invita i commercianti alla rivolta – scrive –, poi propone di chiudere tutto alle 18.00».
Sì perché l’ipotesi, al vaglio dell’Amministrazione, di rimodulare gli orari di apertura delle attività commerciali – supermercati compresi – ha generato un’accesa polemica. A partire dal presidente di Confesercenti Messina, Alberto Palella, che ha chiesto un passo indietro al Primo Cittadino, per proseguire con il consigliere comunale Libero Gioveni, che ha suggerito, come alternativa, di aumentare i controlli sul territorio da parte delle forze dell’ordine.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale, Andrea Argento, entra a gamba tesa nel dibattito: «Lo scorso 24 ottobre aveva invitato i commercianti e i cittadini a disattendere l’ordinanza di Musumeci che imponeva il coprifuoco alle 23, definendo il provvedimento del Governatore una “vergogna” e una “porcheria”. Adesso è lo stesso Sindaco a voler introdurre misure ben più restrittive, anticipando il “coprifuoco” alle 18: un provvedimento che rischia di dare il colpo di grazia agli stessi esercenti che poche settimane prima aveva scortato in Prefettura, ergendosi a capo della rivolta».
«I commercianti – prosegue – non possono pagare le conseguenze del comportamento irresponsabile di alcuni cittadini e dei controlli inefficienti sul territorio, che andrebbero potenziati. Imporre la chiusura anche dei supermercati alle 18 (una misura che De Luca aveva già adottato in precedenza) è una scelta che non ha alcun senso logico e che rischia di peggiorare la situazione, arrecando grossi disagi ai cittadini e rischiando di creare ulteriori assembramenti».
Detto questo, il Capogruppo del M5S sottolinea l’importanza di provvedimenti utili ad arginare la diffusione del coronavirus ma, aggiunge, «Ora più che mai è necessario mettere da parte qualsiasi smania di protagonismo e ponderare in maniera sobria ed equilibrata le decisioni da adottare, accantonando le polemiche e la “competizione fra istituzioni”, nell’esclusivo interesse della cittadinanza. Per fronteggiare il momento drammatico che stiamo affrontando serve una linea coerente e ponderata, senza “colpi di scena”, dietrofront e provvedimenti estemporanei che rischiano di destabilizzare e confondere ancora di più la popolazione».
«Purtroppo – conclude Andrea Argento –, nelle ultime settimane abbiamo assistito a vari episodi deprecabili che hanno messo a rischio l’incolumità collettiva, come nel caso degli assembramenti verificatisi a Torre Faro, sui Colli Sarrizzo e a Santa Margherita: al netto delle responsabilità individuali dei cittadini, da condannare “senza se e senza ma”, è tuttavia fondamentale scongiurare o reprimere a monte i comportamenti illeciti, soprattutto in circostanze ampiamente prevedibili come quelle citate. È inaccettabile che siano i commercianti o i cittadini che si attengono alle regole a doverne subire le conseguenze».
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Condivido questo articolo perché dice la realtà …..queste restrizioni non sono per evitare gli assembramenti anzi li aumentano .La gente nelle ore d’aria concesse si riversa ancora di più dappertutto….ci sono supermercati, negozi di telefonia, Villa Dante stracolmi non parliamo delle file ai tabacchini di gente che sosta numerosa per il lotto istantaneo ,….. decisioni quindi prese senza nessun beneficio ,anzi ,la rovina si sta compiendo lavorativamente parlando per quello che ancora faticosamente rimane a Messina!