Che anno è stato il 2022 a Messina? Si è spesso letto, anche a costo di apparire banali e inflazionati, di “rinascita”, “ripartenza”, “ritorno alla normalità”. Per quanto si possa rigettare questo tripudio di conformismo, sarebbe inesatto sostenere il contrario. Dopo due lunghi anni di isolamento da pandemia, la città ha riscoperto le sue abitudini, i suoi costumi, la sua cultura. Ha riscoperto anche il diritto di voto, recandosi due volte in quattro mesi alle urne per rinnovare sindaco, consiglio comunale, parlamento regionale e nazionale. Tanta carne al fuoco, numerosi elementi che ora compongono quel mosaico disarticolato che si chiama Messina, ma con un filo conduttore: la tradizione.
Le novità non sono mica mancate, anzi, il fulcro di questo articolo sono appunto le 10 foto-notizie che Messina non dimenticherà subito, dunque per definizione ciò che è nuovo e prima non c’era, o quasi. Ma la tradizione ha una funzione sociale ineguagliabile.
Ecco allora che in riva allo Stretto si rivedono la millenaria Vara con i consueti giganti, gli addobbi natalizi che illuminano le vie dello shopping e i palazzi storici, la suggestiva rievocazione storica dello sbarco di Don Giovanni d’Austria. Questo, in tempi non predominati da cotanta incertezza e paura del domani, sarebbe un anno normale. Lo è stato? Vediamolo, notizia dopo notizia.
Febbraio 2022: Cateno De Luca si dimette da sindaco di Messina
Il nuovo anno si è aperto con la promessa dell’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, di dimettersi dall’incarico da lui ricoperto per tre anni e mezzo. Il Primo cittadino peloritano ha mantenuto la parola data, cessando il suo mandato con un intenso tour di addio (o arrivederci) terminato il 14 febbraio.
Normanno ha seguito quel giorno minuto per minuto, tra saluti, brindisi e passaggi di consegne, fino al colpo di teatro preannunciato da De Luca stesso: la designazione ufficiale del suo successore. Quella notte, l’ex Sindaco ha raggiunto in macchina insieme a Danilo Lo Giudice l’abitazione di Federico Basile, al tempo Direttore Generale di Palazzo Zanca. Nel giro di poche ore, il futuro sindaco di Messina avrebbe lanciato la campagna elettorale e caricato sulle sue spalle l’eredità dell’amministrazione De Luca, dotandosi di una giunta quasi fotocopia di quella precedente.
Il resto è storia, anche la candidatura di Cateno De Luca alle elezioni regionali e la parentesi commissariale che ha visto Leonardo Santoro approdare a Palazzo Zanca.
Maggio 2022: il Giro d’Italia a Messina
La città protagonista, per un giorno, di una manifestazione sportiva internazionale. Quest’anno il Giro d’Italia è tornato a Messina, con una tappa (la quinta) che a distanza di 5 anni ha visto ancora una volta le vie del centro palcoscenico di un emozionante arrivo in volata che ha premiato il ciclista francese Arnaud Démare.
Le acque cristalline dello Stretto si sono legate al rosa caratteristico della più importante kermesse ciclistica italiana. Mercoledì 10 maggio Messina è stata invasa da una monumentale organizzazione che ha attirato appassionati, curiosi, famiglie e passanti provenienti perfino dalla provincia peloritana.
Per alcune ore è passata in secondo piano anche la campagna elettorale per le elezioni comunali, iniziata proprio in quel periodo mentre il Comune era commissariato. Non sarebbe sbagliato affermare che la città si sia letteralmente fermata per godersi uno spettacolo che, tra le altre cose, ne ha celebrato la sua bellezza sfigurata.
Giugno 2022: Federico Basile diventa sindaco di Messina
Un risultato di una portata unica, quello ottenuto da Federico Basile alle ultime elezioni amministrative a Messina. Politico alle prime armi, sì, ma ha vinto conquistando il 45% dei voti espressi, mobilitando un elettorato estremamente soddisfatto dell’operato di Cateno De Luca che lo ha portato a diventare Primo cittadino del capoluogo peloritano il 16 giugno.
Il contesto politico è apparso tuttavia avvilente, non tanto per le altre proposte in campo, bensì a causa di un astensionismo in spaventosa crescita.
Se è vero infatti che Basile è stato eletto con un’investitura come mai se ne erano viste prima, non bisogna trascurare un dato delle ultime comunali: il 45% dei messinesi aventi diritto non è andato al seggio. Forse c’entrano anche l’election day quasi estivo, le lunghe file ai seggi, ma uno dei fattori principali è senza ombra di dubbio la crescente disaffezione dei cittadini per la politica.
Una delle sfide che il nuovo Primo cittadino messinese dovrà affrontare e superare nei prossimi 5 anni sarà proprio quella di richiamare e restituire ai messinesi la credibilità e la speranza nella politica locale, che in teoria dovrebbe essere percepita più favorevolmente rispetto a quella nazionale, maggiormente distaccata. Nel frattempo, Basile potrà servirsi di un’ampia maggioranza in consiglio comunale conquistata grazie a un tumultuoso premio per il quale sono servite due settimane e vari ricorsi prima di stabilirne la liceità.
Luglio 2022: la seconda edizione dello Stretto Pride a Messina
Dopo il primo Stretto Pride del 2019, soltanto il coronavirus avrebbe potuto bloccare quello che il presidente di Arcigay Messina, Rosario Duca, ha definito, a ragione, un «momento di rivendicazione» e non una banale festa che si è tenuta il 23 luglio. «Sarà una festa – aveva detto in un’intervista – quando nessuno, nessuno, avrà più bisogno di rivendicare un diritto».
Non si parla tantissimo della comunità LGBTQ+ a Messina, ma c’è e si fa sentire. La manifestazione del 2022 ne ha testimoniato anche la sua forza dentro a un dibattito pubblico che talvolta dà l’idea di non riuscire a disancorarsi da un’omofobia latente che tanti danni fa non solo a chi è vittima di discriminazioni, ma anche alla cultura di una nazione, quella italiana, molto conservatrice rispetto al resto d’Europa.
Il patrocinio del Comune è sicuramente un buon segnale in questo senso. L’adesione istituzionale, con gli assessori in prima linea al corteo, legittima e riconosce i diritti di persone che non hanno nulla di diverso.
Agosto 2022: il ritorno della Vara
Un ritorno in pompa magna, con tanto di servizio sulla Rai: la Vara e i giganti sono tornati a Messina al grido di «Viva Maria!». Questo è l’evento tradizionale per antonomasia, quello di cui probabilmente neppure il più anticlericale potrebbe farne a meno, laddove il binomio tra religione e folklore forma un tutto organico ed esclusivo.
I tiratori hanno portato la machina votiva dedicata all’Assunta da piazza Castronovo a piazza Duomo senza troppi intoppi. Dopo la processione del 15 agosto, il carro votivo è rimasto al Duomo e ruotato di 90 gradi, rivolto verso la cattedrale. Messina si è fregiata inoltre di un francobollo commemorativo.
L’edizione è stata dedicata allo storico messinese Franz Riccobono, scomparso pochi mesi prima.
Settembre 2022: le elezioni politiche e regionali
La politica italiana è famosa nel mondo per la sua imprevedibilità e instabilità. A suffragare questa tesi ci hanno pensato i parlamentari dell’ultima legislatura che hanno scatenato la crisi di governo per cui si è dimesso il governo Draghi. Dalle ceneri dello scorso esecutivo sono spuntate le elezioni politiche del 25 settembre 2022, le prime a tenersi in autunno dall’istituzione della repubblica.
A Messina si sono fatti vedere più o meno tutti i “big” nazionali. Il centrosinistra aveva fatto tappa in città con Enrico Letta a maggio, mentre verso la fine della stagione estiva sono arrivati l’ex premier Giuseppe Conte e in tandem Matteo Salvini e Giorgia Meloni, nominati ministro delle Infrastrutture e presidente del Consiglio dei Ministri grazie al netto esito elettorale che ha consegnato la maggioranza alla coalizione di centrodestra. Il leader leghista ha insistito e continua a insistere sull’opera pubblica simbolo del nuovo governo: il Ponte sullo Stretto. Per Meloni, invece, la visita a Messina ha un significato più personale: sua madre, Anna Paratore, ha origini messinesi.
Contemporaneamente alle politiche, ci sono state le regionali, altrettanto scontate. L’affermazione del centrodestra è stata evidente fuori da Messina: Renato Schifani ha vinto agilmente, ma Cateno De Luca ha sfiorato il 60% nel suo territorio. Per la proclamazione dell’Assemblea Regionale si è dovuto poi attendere quasi un mese. La lentezza è il marchio di fabbrica della Sicilia.
Settembre 2022: il restyling del Teatro Vittorio Emanuele
Una facciata nuova per il Teatro Vittorio Emanuele, dove sono iniziati i lavori di recupero dell’edificio. Perché è così importante? Basti pensare che dall’anno della sua travagliata apertura, il 1985, la struttura non ha mai subito alcun intervento di recupero, prima di adesso.
«È il primo intervento di recupero del patrimonio artistico che viene realizzato dopo la riapertura al pubblico del Teatro avvenuta nel 1985 – ha dichiarato a suo tempo il Presidente Orazio Miloro – e rientra nelle priorità che ci siamo posti all’insediamento della nostra governance (agosto 2019)».
Non solo la facciata, ma anche l’interno verrà restaurato, con il rifacimento degli stucchi, e nuovi servizi igienici, dedicati alle persone diversamente abili, verranno attivati. I lavori sono ancora in corso.
Settembre 2022: atti razzisti sui volti degli immigrati disegnati su una pensilina di un tram
Messina è una città razzista? La risposta a questa domanda dovrebbe essere no, o almeno questa è l’impressione di chi ci è nato, ci è cresciuto e ci ha vissuto. L’aggettivo che si legge ogni tanto nelle cronache dei numerosi sbarchi coordinati dalle autorità nella nostra città è “accogliente”: forse lo è.
Le pensiline del tram in centro erano state dipinte dallo street artist Daniele Vis Battaglia con dei disegni sui migranti. Nelle sue opere, Battaglia ha raffigurato le condizioni precarie con le quali queste persone a bordo dei barchini e dei gommoni devono fare i conti, se riescono a sopravvivere. Delle rappresentazioni pregevoli e toccanti, deturpate da delle riprovevoli scritte razziste che hanno nascosto i volti dei migranti, accompagnate da un lapidario “No Africa”.
Nessuna nota o reazione di sdegno è arrivata, né dalla cittadinanza né dalla politica, ma Battaglia non mollerà e, ci fa sapere, si metterà il prima possibile al lavoro per ridare giustizia non solo all’arte, ma ai soggetti rappresentati. La migliore risposta all’odio è questa.
Novembre 2022: scoperta una “bomba ecologica” sotto il piazzale di ATM
In passato l’azienda trasporti di Messina è stata amministrata con negligenza. Stipendi non sempre pagati, autobus guasti, ritardi e disservizi: la storia è tristemente nota. Ebbene, c’è un altro capitolo da aggiungere a questa storia.
Tra novembre e dicembre del 2022, durante gli ambiziosi lavori di riqualificazione del piazzale, la neonata ATM Spa, che a giugno ha compiuto due anni, ha scoperto un’autentica bomba ecologica occultata sotto terra.
29mila litri di carburante, cinque serbatoi, pensiline distrutte e mai smaltite: l’aria sembra quella di una discarica, eppure queste sostanze inquinanti sono rimaste nel sottosuolo di via La Farina per almeno trent’anni. È questa l’ipotesi del presidente di ATM Spa, Giuseppe Campagna, secondo cui è ancora troppo presto per datare con certezza l’epoca dei fatti, ma comunque da collocare negli anni Novanta, a ridosso delle operazioni di trasferimento dell’impianto di rifornimento.
Al Comune costerà 3 milioni e mezzo di euro scavare e conferire in discarica i materiali raccolti. Il sindaco Basile non ha usato mezzi termini e ha definito questa situazione uno «scempio».
Dicembre 2022: il Natale più natalizio degli ultimi anni
Quello del 2021 era stato presentato come il “Natale della Rinascita”, salvo poi venire bruscamente interrotto dall’onnipresente Covid. Stavolta, la programmazione del Comune non ha subito (mai dire mai) variazioni e l’accensione degli alberi ha donato un’atmosfera apparentemente più natalizia degli anni scorsi.
Ad acquisire un ruolo fondamentale è piazza Cairoli, l’anima e il cuore pulsante della città idealizzato nel Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) approvato dal Consiglio Comunale. A piazza Cairoli, nella fattispecie, stanno aumentando le iniziative e gli eventi organizzati parallelamente a piazza Duomo. Gli stand bianchi che hanno ospitato i mercatini di Natale e a ottobre il Messina Street Food Fest diventeranno un appuntamento fisso negli anni a venire, mentre di fronte alla cattedrale si sono esibiti i Negramaro riunendo decine di migliaia di persone da tutta la Sicilia.
La scommessa del futuro prossimo è la pedonalizzazione del centro storico, sperimentata sotto queste feste con la collegatissima isola che da viale San Martino al Duomo ha mostrato i suoi pregi, ma anche i suoi difetti. E se questo fosse il Natale della maturità?
(765)