Piano di riequilibrio di Messina, Basile: «Consiglio chiamato a pronunciarsi entro il 29 luglio»

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Si è tenuta oggi, giovedì 14 luglio, l’audizione del sindaco di Messina Federico Basile con la Corte dei Conti per discutere del Piano di riequilibrio. «Si è formalizzata – ha detto Basile alla fine dell’incontro a Palermo, alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti – l’intenzione di non aderire alla possibilità di una ulteriore rimodulazione del Piano di riequilibrio del 23 novembre 2018».

Quindi si ripresenterà il Piano già riformulato con delibera di Giunta, dell’1 febbraio, il prossimo 29 luglio, termine ultimo deciso dal Commissario straordinario di Messina Leonardo Santoro, durante il suo incarico. La palla è di nuovo nelle mani del nuovo Consiglio Comunale di Messina, ed è proprio ai membri dell’Aula consiliare che si rivolge il sindaco Basile.

«Non vogliamo – dice il Primo cittadino – e non possiamo perdere altro tempo. E se ciò accadrà non dipenderà da noi, ma dalle valutazioni sull’iter che dovrà seguire il piano dopo l’approvazione del nuovo Consiglio Comunale chiamato a pronunciarsi entro il prossimo 29 luglio. Ci sono a mio avviso tutti i presupposti perché si giunga ad un esito positivo di questa decennale vicenda».

Piano di riequilibrio Messina

«La scelta – aggiunge Basile – è stata ribadita alla Corte dei Conti in base alle favorevoli attività espresse nel Piano di Riequilibrio rimodulato nel 2018 che sono state oggetto dell’audizione dell’8 febbraio scorso. Entro il 29 luglio, il nuovo piano verrà sottoposto all’attenzione dell’organismo regionale di controllo. Ciò è stato richiesto in considerazione di quanto previsto dai sopra citati comma della legge 234 rispetto a quanto indicato dalla Corte dei Conti.

Se invece lo strumento finanziario dovesse ritornare alla valutazione della Commissione ministeriale, è indispensabile conoscere la tempistica, visto l’iter decennale, al fine di ottenere una risposta definitiva per la Città, considerato che ormai la massa debitoria è diminuita in maniera sensibile». Di certo, ci saranno meno inghippi in Consiglio, considerando i 20 consiglieri delle liste legate Basile.

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