Emergenza traffico, è anarchia. E c’è chi chiede i poteri speciali

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Proprio ieri è iniziata la settimana cruciale per la viabilità messinese. Il restringimento di carreggiata lungo la tangenziale, direzione Palermo, ha già fatto riscontrare i primi disagi. Si tratta di un test avviato dal Cas per monitorare il traffico in vista della possibile chiusura dello svincolo che si collega all’autostrada A20.

Nel frattempo, al problema della viabilità, si aggiunge quello della mancanza dei mezzi per la Polizia Municipale, che dai prossimi giorni dovrà fare a meno di 24 autovetture. I mezzi andranno adesso restituiti alla società proprietaria, in quanto, dopo 5 proroghe, è scaduto il noleggio. E senza l’approvazione di Consuntivo 2015 e Previsionale 2016, Palazzo Zanca non potrà effettuare nuove spese per un nuovo rinnovo per la concessione delle automobili.

Viabilità allo stremo e vigili urbani senza mezzi. Una città abbandonata a se stessa, stretta nella morsa dell’anarchia.

A proposito è intervenuto il consigliere comunale Libero Gioveni: “Siamo certamente in tremendo ritardo perché bisognava senz’altro pensarci prima ma se non sono questi i momenti per chiedere i poteri speciali di Commissario per l’emergenza traffico, quali altri dovrebbero essere? Accorinti in questo senso – spiega Gioveni – ha una grossa responsabilità politica, in quanto il suo silenzio in questi anni nei confronti del Ministero ha reso oggi la città “carne da macello”, perché impreparata ad affrontare un lungo periodo di fuoco come quello iniziato ufficialmente ieri e che da lunedì prossimo proseguirà con ben altre criticità!

La mancata autorevolezza politica del primo cittadino – prosegue il consigliere – nel non farsi attribuire i poteri speciali, come invece avvenuto con i sindaci precedenti, non può non essere considerato un grosso deficit che ha avuto questa Amministrazione, perché tale riconoscimento avrebbe senz’altro potuto far sperare positivamente in termini di maggiori risorse economiche, maggiori possibilità di assumere vigili urbani, di asfaltare più strade e arterie possibili e, perché no, maggiori possibilità di poter accelerare anche i lavori per la realizzazione del porto di Tremestieri, che proprio in questa fase si sarebbe rivelato un toccasana.

Non si è riusciti, al momento, nemmeno a riassumere, a tempo determinato, per la mancata approvazione dei bilanci, i 23 agenti concorsisti che oggi si sarebbero rivelati certamente preziosi. Messina, quindi, si ritroverà ad affrontare un periodo di “agonia” che non può non farci nutrire forte preoccupazione, non soltanto in tema di viabilità, ma anche per la pubblica sicurezza. Basti pensare alla zona centrale, come il viale Europa, che oltre a rischiare di subire lunghi incolonnamenti a ridosso di scuole, ospedali, mercato, esercizi commerciali, e rotatoria, può subire nuove pesanti sollecitazioni sul vetusto impalcato, trattandosi, come è noto, di un torrente coperto con una struttura portante che ultimamente aveva dato segni di cedimento.

Pertanto – conclude Gioveni – seppur in forte ritardo con i tempi, ritengo che non sia mai troppo tardi per il sindaco Accorinti avanzare richieste di questa portata come, appunto, il conferimento dei poteri speciali per l’emergenza traffico. D’altronde, qualche scontrino romano, in questo caso, per recarsi dal ministro dei trasporti Delrio non guasterebbe. Questa sì che sarebbe una importantissima missione istituzionale nell’interesse dei Messinesi”.

 

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