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Elezioni politiche, strappo tra De Luca e Giarrusso: «Ci siamo separati, abbiamo idee diverse»

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Si è interrotta quasi prima che cominciasse realmente la campagna elettorale l‘alleanza tra Cateno De Luca e Dino Giarrusso che, insieme, avevano fondato il movimento “Sud chiama Nord” in vista delle elezioni politiche. Cos’è successo? L’ha spiegato l’ex sindaco di Messina in una diretta sui social: «Ci siamo separati perché abbiamo idee diverse su come combattere la banda bassotti politica».

Seconda rottura nel team di Cateno De Luca. Dopo Vittorio Sgarbi, che ha ritirato l’appoggio a Sicilia Vera alle regionali in ragione di quanto avvenuto a livello nazionale e ha espresso la sua volontà di rimanere fedele al centrodestra; arriva la seconda scissione, anche questa apparentemente abbastanza pacifica, con l’ex Iena Dino Giarrusso. Ad annunciarlo è Cateno De Luca.

«È decollato il progetto Sud chiama Nord in tutta Italia – afferma l’ex sindaco di Messina in una diretta. Con Dino Giarrusso ci siamo separati perché abbiamo idee diverse su come combattere la banda bassotti politica. Alla fine io ho sbottato, quindi la strada si interrompe qui, perché per me la banda bassotti della politica si combatte sul campo e soprattutto si combatte nel proprio territorio. Ognuno di noi ha una provenienza e, ovviamente, per quelle che sono le espressioni del territorio, bisogna fare all’uninominale le candidature che sono connesse alla propria provenienza. Un punto su cui non ci siamo trovati più. Nulla di male, nulla di strano, capitano le divergenze in politica. Prima che si passi a situazioni eclatanti preferisco interrompere il percorso». Attendiamo, in ogni caso, il commento di Dino Giarrusso che, almeno sui social, non ha commentato la vicenda.

Il movimento “Sud chiama Nord”, in ogni caso proseguirà sulla sua strada e, dopo gli incontri dei giorni scorsi in Puglia e Campania, viaggia verso il Lazio: «Si va avanti – dice Cateno De Luca –, domani (oggi, ndr) saremo su Roma, faremo tre giorni intensi. Abbiamo appuntamento con una serie di movimenti regionali. Vi posso confermare che il progetto “Sud chiama Nord” diventa un progetto nazionale a tutti gli effetti».

 

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