Il sindaco di Messina, Federico Basile, preferisce parlare di un “assestamento”, piuttosto che di una “crisi”, ma sta di fatto che ciò che è accaduto in Consiglio Comunale, con il passaggio all’opposizione di quattro dei componenti della maggioranza effettiva, ha scosso non poco gli equilibri di Palazzo Zanca. E a pochi giorni dall’accaduto, il Primo Cittadino commenta la scelta di chi aveva deciso di seguirlo, ma ha cambiato idea strada facendo.
A Messina si vota per il nuovo presidente del Consiglio Comunale, ma la scelta della maggioranza non passa. Quattro consiglieri, i due della Lega, Amalia Centofanti e Giuseppe Villari, e le “basiliane” Emilia Rotondo e Giulia Restuccia votano per il candidato dell’opposizione. Le ultime due, infine, passano ufficialmente al gruppo misto, chiudendo così con l’Amministrazione di appartenenza. Una “sconfitta” politica mai vista dall’inizio del mandato.
A commentare, oggi, è il sindaco di Messina, Federico Basile: «Non parlerei di crisi – dice ai giornalisti –, ma di “ripensamenti”. C’è chi aveva avviato un percorso comune con un’Amministrazione che sta lavorando e dando risultati, in continuità, e che, per motivi che non conosco ha deciso di lasciare un progetto iniziato appena 10 mesi fa. Sono convinto che la cittadinanza nel 2022 abbia dato conferma a un grande lavoro svolto dall’amministrazione De Luca, che stiamo portando avanti con risultati tangibili. Probabilmente per qualche mal di pancia si perde di vista l’interesse collettivo. Sono convinto che la buona amministrazione parta dai fatti. Fare la caccia all’uomo non serve a questa città, mi dispiace che ci sia stata questa fuga».
«Sono passati 10 mesi – aggiunge –, abbiamo avuto una maggioranza assoluta con 20 consiglieri comunali. L’atteggiamento di qualcuno che, penso per motivi personali, cambia casacca, non aiuta la città. Non credo serva a nessuno, forse serve a loro, ma la comunità è una e si deve capire che si lavora insieme».
In ballo, adesso, un’altra questione. Con le dimissioni di Cateno De Luca da consigliere, infatti, i lavori del Consiglio Comunale si sono dovuti fermare in attesa della surroga, cioè dell’ingresso di un nuovo componente al suo posto. Per il Primo Cittadino, in ogni caso, la macchina amministrativa non si è fermata: «Le Commissioni Consiliari possono continuare a lavorare – ricorda –, ed è quello che stanno facendo. La settimana scorsa ho presenziato in Commissione Bilancio, che ha tanta carne al fuoco. Hanno chiesto maggiori approfondimenti, che faremo, e ci faremo trovare pronti poi per il Consiglio Comunale. L’attività del Palazzo sta andando avanti».
Infine, un appunto sulla Lega, che, come detto, si è ormai ufficialmente sfilata dalla maggioranza: «Posso anche comprendere, forse, le scelte della Lega come riflesso di quanto sta avvenendo a livello nazionale, ma mi sarebbe piaciuto avere un dialogo. Se volete chiamarla “crisi” chiamiamola “crisi” – conclude –, ma è un assestamento che probabilmente era necessario per capire chi sta dalla parte della città e chi sta contro».
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