Cos’altro è successo a Messina nel 2020: la politica
L’attività politico/amministrativa è stata in parte fagocitata dal coronavirus. In particolare, da marzo a maggio 2020 ogni atto della Giunta, ogni proposta del consiglio comunale sono stati incentrati sulla risposta da dare all’epidemia, dalle misure di sicurezza agli aiuti a famiglie, imprenditori e commercianti in difficoltà a causa della crisi economica. Nei mesi successivi l’attività è ripresa quasi normalmente, ma il covid-19 ha continuato ad essere, per forza di cose, al centro dell’azione politica.
Ci sono stati però degli eventi significativi che vale la pena ricordare. Innanzitutto, prima che il coronavirus bloccasse tutto, il Consiglio Comunale ha approvato il cosiddetto Cambio di Passo, i cui effetti avrebbero dovuto riversarsi sull’attività amministrativa di quest’anno e che ha confermato la maggioranza del Primo Cittadino, portando tra le altre cose rivoluzioni interne agli stessi gruppi partitici presenti in Aula (da Serena Giannetto e Ciccio Cipolla che dal Movimento 5 Stelle sono passati al Gruppo Misto, a Libero Gioveni che, eletto con il Partito Democratico, è oggi l’unico componente di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale).
Dopo un primo stop e un tentativo non troppo riuscito di procedere in modalità “a distanza”, l’attività d’Aula è proseguita, così come è proseguito il lavoro delle Commissioni. Sono state approvate diverse delibere riguardati i debiti fuori bilancio, tra cui quello che il Comune aveva con AMAM per 14 anni di bollette non pagate; e sono state approvate anche le variazioni al bilancio che consentiranno di dare il via a nuovi progetti per la città.
Al di là del lavoro in Consiglio Comunale, una piccola “rivoluzione” ha toccato anche la Giunta. Dopo due anni, il sindaco Cateno De Luca ha deciso per il rimpasto, due assessori sono “usciti dal gruppo”, Vincenzo Trimarchi e Pippo Scattareggia, altri vi sono entrati, Francesco Caminiti, Laura Tringali e Francesco Gallo. La casacca di vicesindaco è poi passata dall’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Mondello all’assessore Carlotta Previti, la delega alla Polizia Municipale è passata da Dafne Musolino al Sindaco, per poi tornare nelle mani dell’assessore.
Cos’altro è successo a Messina nel 2020: trasporti e rifiuti
Sommovimenti di una certa importanza hanno riguardato anche il mondo delle partecipate comunali. La vecchia Azienda Speciale, ATM Messina è stata liquidata e al suo posto è subentrata la nuova ATM Spa, guidata dal direttore generale e presidente Giuseppe Campagna. I prezzi dei biglietti sono aumentati, così come quelli degli stalli di sosta, mentre il piano di esercizio è stato rivisto cercando di andare incontro alle necessità dei cittadini, dopo un’attenta concertazione con le circoscrizioni. Il sistema “a pettine” che fa perno sullo Shuttle 100 è stato riveduto e corretto. Il logo – così come, più di recente, il sito – della Società è cambiato ed è stato disegnato sui bus del rinnovato parco mezzi a simboleggiare, anche qui, un “cambio di marcia”.
Novità anche sul fronte MessinaServizi Bene Comune che continua la sua infinita lotta per portare effettivamente a regime la raccolta differenziata. Dopo aver “chiuso” le zone Nord e Sud, con un ritardo solo in parte imputabile alla pandemia, lo scorso 20 dicembre il porta a porta è approdato anche in centro città. Come stia andando è presto per dirlo. È certamente un passo avanti, ma data la conformazione della zona, fatta prevalentemente di condomini e marciapiedi stretti, la strada si preannuncia già accidentata.
Per quel che riguarda, invece, le partecipate “minori”, o comunque quelle di cui si parla di meno: Arisme sta procedendo con l’assegnazione degli alloggi nell’ambito dello sbaraccamento (mentre il 24 dicembre l’assessore Mondello ha annunciato il finanziamento della Regione Siciliana per la demolizione delle baracche oggi disabitate); Messina Social City ha avuto un ruolo di primo piano nella gestione degli aiuti covid come la Messina Family Card; la Patrimonio Spa è stata per lo più silente.
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