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Università. L’Assemblea di Ateneo chiede un incontro urgente con il Rettore

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Universita-MessinaNell’ambito della settimana di mobilitazione nazionale, volta alla sensibilizzazione del Paese sulle criticità che affliggono il sistema universitario italiano in generale e in particolare quello del Mezzogiorno d’Italia, si è svolta, il 22 novembre scorso, l’Assemblea di Ateneo dell’Università, indetta da Andu, Cgil Flc, Cipur, Cisl, Conpass, Rete 29 Aprile, Snals e Uil Rua.

Nel dibattito, oltre alle questioni nazionali — sottofinanziamento, blocco del turn-over, crescente precarizzazione della docenza, riduzione del diritto allo studio e  contrazione delle immatricolazioni — è seguita l’analisi delle criticità in ambito locale.

In quella occasione, l’Assemblea ha deciso di chiedere un incontro urgente al Magnifico Rettore, Pietro Navarra, per invitarlo a: sospendere, nelle more dell’incontro, la richiesta inviata ai Professori e ai Ricercatori dell’Università di accesso ai dati personali della Vqr; sospendere l’approvazione del Regolamento di incentivazione dei docenti, all’ordine del giorno della prossima riunione (27 p.v.) del Senato Accademico e di avviare un confronto con le Organizzazioni sindacali; informare in merito all’annunciata “federazione con l’Ateneo di Reggio Calabria” la Comunità Accademica e i sindacati e aprire un confronto sui costi/benefici.

«L’Assemblea — si legge in una nota della stessa — ribadisce la propria disponibilità al dialogo e al confronto con i Vertici dell’Ateneo in merito a questi come ad altri punti trattati, in uno spirito di collaborazione e solidarietà contrapposto alla logica, perdente, del “tutti contro tutti” ».

«L’Assemblea — prosegue — si appella a tutta la cittadinanza affinché reagisca compatta a tutti i tentativi volti a privare il proprio territorio dell’Università, presidio di Cultura e di riscatto sociale. Ribadisce che questa non è una lotta dei rettori o dei docenti e degli studenti, ma è una lotta sacrosanta di tutti, nella consapevolezza che se viene ucciso il nostro sistema universitario, non esistono chance, non c’è ripresa, non c’è futuro». 

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