Si chiude definitivamente il capitolo del Giardino delle Luci di piazza Cairoli. Messina InCentro ha fornito, questa mattina, la sua versione dei fatti.
Biglietto per visitare il Giardino delle Luci
Primo chiarimento che Messina InCentro fa riguarda il biglietto: «Nel progetto presentato all’Amministrazione il 4 novembre – spiega il presidente Lino Santoro – il pagamento del ticket per vedere il Giardino delle Luci era previsto, quindi il Comune era a conoscenza del biglietto, nonostante fosse all’oscuro del prezzo. Ammettiamo di aver sbagliato, forse, a mettere un costo così alto, impedendo ad una fetta della popolazione di accedere all’attrazione, ma se non fosse scoppiata la “bufera”, tutto si sarebbe risolto abbassando prezzo».
Perchè era necessario il pagamento di un ticket?
«Il costo del biglietto, di cui l’Amministrazione comunale non ha conosciuto esclusivamente l’importo, è scaturito da tre fattori:
- copertura costi per la sicurezza: in un tavolo tecnico che si è tenuto il 5 dicembre, alla nostra richiesta di mezzi del Comune da mettere in campo, l’Amministrazione ha fatto spallucce – spiega Santoro – allora abbiamo calcolato quanto ci sarebbe costato. Al giorno paghiamo 500 euro per la sicurezza, che in qualche modo andavano recuperati.
- pagamento occupazione suolo pubblico: il 10 dicembre ci sono arrivati i conteggi della Cosap, tutti sbagliati, ma nonostante ciò abbiamo pagato una prima di tre rate di circa 4.600 euro;
- oneri per il servizio offerto da AlbaLux».
Il telone e il “corto circuito”
Insieme a tutto il resto delle attrazioni di piazza Cairoli, esclusa la pista di pattinaggio su ghiaccio, per la quale è scoppiata un’altra polemica, è stato inaugurato il Giardino delle Luci di Piazza Cairoli… coperto da un telone, che ha letteralmente deturpato il contorno.
«Non piaceva nemmeno a noi la copertura che, nel progetto iniziale presentatoci dalla società che gestisce il Giardino delle Luci, non era prevista in quel modo. Tuttavia per mancanza di tempi si è resa necessaria».
Il 9 dicembre la struttura chiude per la prima volta, ufficialmente per un problema tecnico dovuto a un corto circuito: «La bufera scoppiata per il costo del biglietto ha determinato una serie di reazioni a catena, a un certo punto è arrivata la Polizia Municipale e abbiamo dovuto chiudere. Non è stato un corto circuito tecnico, ma amministrativo».
Poche ore dopo il Giardino riapre. Queste le affermazioni di Santoro di quella sera: «Risolto il problema tecnico, che si spengano le polemiche e godetevi lo spettacolo.»
La chiusura definitiva
Ad appena una settimana dall’inaugurazione, domenica 15 dicembre, il Giardino delle Luci chiude definitivamente a causa di danni non riparabili, causati dal maltempo: «Ci sarebbe voluto troppo tempo per riparare i danni causati dal vento – spiega Santoro».
Azioni penali e civili
«Abbiamo costruito il Natale a Piazza Cairoli con le nostre forze, senza chiedere niente a nessuno – chiarisce Santoro. Non accettiamo critiche o sciacallaggio politico nei confronti dell’Amministrazione, utilizzando un mezzo come Messina InCentro o una festa di Natale. Ai Consiglieri comunali che ci hanno criticati (Alessandro Russo, Antonella Russo, Felice Calabrò e Salvatore Sorbello) diciamo che se ci avessero chiesto accesso ai documenti, in qualunque momento, avremmo messo a loro disposizione tutto nella maniera più trasparente possibile, in quanto non abbiamo nulla da nascondere. Tutti coloro che hanno fatto un torto a Messina InCentro, ne risponderanno in tribunale».
Chiuso questo capitolo il Natale a Piazza Cairoli continua. Le altre attrazioni continueranno ad esserci e presto sarà attivata anche la pista di pattinaggio su ghiaccio.
(1072)
Squallore da quasi ultimi della classe. Le classifiche del sole 24h dicono la verità, facciamo pena in qualunque ns manifestazione.Tutta una contraddizione ,i messinesi vittime e carnefici di se stessi.