cristina cannistrà e giuseppe fusco, consiglieri comunali del movimento 5 stelle di messina

Gestione rifiuti: il M5S chiede una verifica delle attività della Messinaservizi

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Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco, Consiglieri Comunali in quota M5S, hanno chiesto di accedere ad atti e documenti della Messinaservizi Bene Comune per capire in che modo vengono gestiti i rifiuti, come vengono smaltiti e che tipo di mansioni hanno gli operatori. «Indispensabile – scrivono i Cannistrà e Fusco in una nota congiunta – verificare che la gestione della partecipata rispetti i criteri di efficacia ed economicità».

Sulla Messinaservizi sono diverse le domande a cui i pentastellati vogliono trovare risposta. «Quando e per quali circostanze si è fatto ricorso a ditte esterne per il servizio di raccolta differenziata in città? Quanto personale esterno è stato impegnato? Con quali mansioni e contratti?». In modo particolare i Consiglieri Comunali hanno richiesto i dati relativi alla quantità di plastica, vetro, carta e cartone, ingombranti, metalli e rifiuti indifferenziati che sono stati smaltiti dalla Messinaservizi da ottobre del 2018 ad oggi, con i relativi ricavi. E anche la quantità di ore di lavoro straordinario retribuite per ciascun mese e le mansioni espletate, con i relativi provvedimenti autorizzativi.

«Oggetto dell’intervento ispettivo – prosegue la nota – è anche il piano operativo di spazzamento e di raccolta, distinto per aree di intervento e pertinenti cronoprogrammi. Inoltre, abbiamo chiesto di acquisire copia validata di tutti i procedimenti amministrativi riguardanti i servizi affidati ad aziende esterne negli ultimi tre anni e mezzo, dal conferimento di imballaggi alla gestione del personale, dalla pulizia delle spiagge allo spazzamento manuale, dal trasporto per il conferimento in discarica dei rifiuti urbani alla manutenzione del verde pubblico, compresa la potatura degli alberi presso cimiteri, ville scuole e impianti sportivi. Fra i documenti richiesti anche quelli relativi all’eventuale affidamento esterno del servizio di conferimento e smaltimento dei rifiuti prodotti nelle abitazioni di soggetti Covid e quelli inerenti l’acquisto di cassonetti, carrellati e mastelli».

Messinaservizi sotto la lente?

«È opportuno verificare – dichiarano – se la Messinaservizi Bene Comune stia rispettando la propria mission di Società in House, considerando come l’affidamento a ditte esterne di alcuni servizi comporti un inevitabile aumento dei costi, derivante dal ricavo d’impresa delle aziende affidatarie. A fronte del ricorso agli ammortizzatori sociali per dipendenti, i cui costi risultano coperti dal Piano Economico Finanziario 2020 giungono notizie sul persistente ricorso a un numero significativo di ore di lavoro
straordinario. Rispetto alle numerose criticità riscontrate nell’erogazione dei servizi, è essenziale verificare nel concreto la strategia aziendale e gli effettivi obiettivi perseguiti. È inaccettabile – concludono Cannistrà e Fusco – che un servizio deficitario sotto diversi aspetti, possa comportare un aumento dei costi a carico dei cittadini. La gestione di un’azienda pubblica, operante nel delicato settore dei rifiuti urbani, deve rispettare criteri di efficacia ed economicità, riservando la massima attenzione al decoro urbano».

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