È bufera sull’affidamento da parte di MessinaServizi bene comune del servizio di sfalcio e diserbo delle aree comunali a sette ditte esterne. A criticare la decisione dell’Amministrazione, la capogruppo in Consiglio Comunale del Movimento 5 Stelle, Cristina Cannistrà, che ha parlato di una «scelta politico/amministrativa scellerata e inaccettabile». A rispondere, tra gli altri, il consigliere del Gruppo Misto, Nello Pergolizzi: «Il “no” a prescindere non viene incontro alle primarie esigenze della nostra comunità ed è solo strumentale a sterili polemiche».
Ha creato un certo polverone la chiusura del bando e il conseguente affidamento all’esterno del servizio di sfalcio e diserbo delle aree comunali da parte di MessinaServizi. Sui social la consigliera Cristina Cannistrà ha criticato duramente la decisione dell’Amministrazione: «Si continua a scaricare sugli altri le proprie responsabilità – ha scritto l’esponente del M5S. Il Consiglio Comunale non vota l’aumento della tassa dei rifiuti per il 2021 quindi “si attuano misure di contenimento della spesa” mandando in cassa integrazione i lavoratori storici della società, quindi non a causa Covid come dichiarato. Giusto perché si vuole contenere la spesa, si appaltano servizi pagando ditte esterne e i loro lavoratori».
A replicare è il consigliere del Gruppo Misto, Nello Pergolizzi: «Oltre a mettere insieme il servizio aggiuntivo di scerbatura con il Piano TARI 2021, ovviamente sbagliando, in quanto questioni diverse, viene sostenuto dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle, che la Messinaservizi avrebbe dovuto svolgere l’attività di scerbatura utilizzando il personale attualmente in organico, ma mi chiedo, se con l’attuale organico si riesce, con enormi sacrifici, a garantire la normale attività, con quale personale si dovrebbe garantire il servizio di scerbatura?».
«L’Amministrazione comunale – prosegue Pergolizzi – ha previsto quasi 5 milioni di euro all’interno del nuovo contratto di servizio per potatura, scerbatura, cura del verde, disinfestazione e deblattizzazione, in una città che si estende per 213km all’interno della quale sono presenti quaranta villaggi e non si dovrebbero affidare i servizi previsti e finanziati dal nuovo contratto della MessinaServizi per fare cosa? Forse dovremmo ritornare ai precedenti affidamenti diretti alle cooperative di tipo B o ad altri affidamenti sottosoglia?».
«Negli anni precedenti – aggiunge il consigliere del Gruppo Misto – le risorse stanziate per tali attività ammontavano a circa 300mila euro annui a fronte di un fabbisogno nettamente superiore ed ora che risulta possibile rendere una città ancora più vivibile, nonostante si contestano le condizioni in cui versano alcune zone della città, allo stesso tempo vengono create polemiche artificiose e strumentali».
Infine, la stoccata diretta al Movimento 5 Stelle, recentemente rimasto “orfano” di un altro dei suoi componenti, il consigliere Paolo Mangano: «Purtroppo – conclude Nello Pergolizzi –, il “no” a prescindere non viene incontro alle primarie esigenze della nostra comunità ed è solo strumentale a sterili polemiche, prive di proposte operative per la risoluzione di problematiche mai affrontate in passato. Probabilmente, questo metodo utilizzato da alcuni gruppi politici all’interno del Consiglio Comunale ha rappresentato la causa scatenante per la fuoruscita di molti consiglieri dai propri gruppi politici originari (il gruppo 5Stelle da 7 eletti, oggi è composto da soli 3 consiglieri), continuate così, avrete grandi soddisfazioni alla prossima tornata elettorale».
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