MessinaServizi, scatta il fondo di integrazione salariale per i dipendenti

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Fondo di integrazione salariale (FIS) per i dipendenti di MessinaServizi Bene Comune: la comunicazione è arrivata ieri alle 21.47, via pec, ai sindacati, a meno di un’ora dalla fine dell’ultima Seduta di Consiglio Comunale dedicata al piano Tari 2021.

Conclusasi la turbolenta Seduta in Aula riguardante la “presa d’atto” della determina sindacale sul piano tariffario dei rifiuti 2021, MessinaServizi ha inoltrato una pec ai sindacati comunicando, spiega il segretario di UilTrasporti, Michele Barresi, «la necessità di avvalersi per il proprio personale di ammortizzatori sociali con un periodo di sospensione/riduzione dell’orario di lavoro, con utilizzo di fondo di integrazione salariale».

La MessinaServizi Bene Comune, si legge nella nota inviata dall’Azienda, ha al momento 594 dipendenti. Il Fondo potrà essere utilizzato per un massimo di 28 settimane a rotazione per i dipendenti assunti entro il 23 marzo 2021. «L’impresa – spiegano ancora dalla Partecipata – si trova ad affrontare un’importante ed imprevedibile crisi imputabile ad eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da covid-19, con conseguente ed inderogabile necessità di ridurre/sospendere l’attività lavorativa del personale previsto dalla normativa vigente al fine di proteggere la salute di lavoratori e della cittadinanza, che diversamente potrebbe subire un grave pregiudizio».

Secco il commento del segretario di UilTrasporti Messina, Michele Barresi, che sui social pubblica la comunicazione e aggiunge: «Si continua a giocare sulla pelle dei lavoratori di MessinaServizi, gli unici a pagare l’assoluta carenza di programmazione di un’azienda pubblica che guarda ormai al privato».

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