Via libera al Piano di Riequilibrio, Basile e De Luca: «Messina è salva»

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Messina è salva: così il sindaco Federico Basile commenta l’approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale arrivata nelle scorse ore dalla Corte dei Conti. «È un risultato storico per la città di Messina che dal 2012 vive lo spettro del dissesto durato 11 anni».

La notizia è arrivata ieri, dopo la riunione della Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana del 31 luglio 2023. Avviata nel 2012, dopo diverse rimodulazioni, la partita del Piano di Riequilibrio di Messina si è quindi chiusa. La procedura avrà la durata di dieci anni.

Approvazione Piano di Riequilibrio di Messina, Basile: «Risultato storico»

Soddisfatto il sindaco di Messina, Federico Basile, che parla di un “risultato storico”: «Una città che dal 2018 ha cambiato rotta agendo per la prima volta sotto la buona amministrazione, che in soli 5 anni ha ribaltato la condizione di pre-dissesto in cui versava».

«Dal 2013 – sottolinea – prima da Revisore dei Conti del Comune di Messina, poi nel ruolo di Presidente del Collegio dei Revisori… con Cateno De Luca da Esperto nelle materie finanziarie, poi da Direttore Generale. E oggi da Sindaco provo emozione nell’aver dato un contributo insieme alla squadra che dal 2018 ha amministrato questa città a salvare dal dissesto la mia città. Ora possiamo continuare a guardare positivamente al futuro di Messina».

Cateno De Luca: «Messina è salva»

Per l’ex sindaco di Messina, oggi alla guida del Comune di Taormina, Cateno De Luca, l’approvazione del Piano di Riequilibrio da parte della Corte dei Conti «è la prova che la ricetta del sindaco De Luca con il Salva Messina era quella corretta».

«Quando ho avviato questo percorso – commenta De Luca – sono stato attaccato e denigrato. Le scelte attuate dalla mia amministrazione con la redazione e successiva approvazione del Salva Messina sono state schernite e aspramente attaccate. Tutto è diventato uno strumento per attaccarci. Addirittura quando ho scelto di dimettermi per candidarmi alla presidenza della Regione c’è chi ha paventato l’ipotesi che quelle dimissioni fossero dettate dalla volontà di sottrarmi al giudizio della Corte dei Conti».

«Il piano del 2018 – aggiunge –, portato avanti dalla mia amministrazione, si è rivelato invece vincente ed io non ho mai avuto alcun dubbio. Attraverso scelte impopolari ma necessarie, è stata presa in mano una situazione che prima era stata trascurata, aprendo una strada di speranza per il rientro a una gestione finanziaria più equilibrata e stabile per il comune di Messina. Noi siamo abituati a fare questo, lavorare per riscattare le comunità che siamo chiamati ad amministrare. Anche a Taormina sarà così, per l’ennesima volta saranno i fatti a consegnare alla storia la nostra politica di buon governo».

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