L’ACR Messina cambia pelle: riecco Sullo e Argurio, Lo Monaco in attesa

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Come un fulmine a ciel sereno, l’ACR Messina rivoluziona l’organigramma e sceglie di ricominciare anche da una nuova guida tecnica. Contrariamente a quanto anticipato su queste pagine, la Società ha inaspettatamente deciso di non rinnovare la fiducia ai protagonisti della stagione 2020-21. Maturati gli addii di Cocchino D’Eboli (rientrato alla Paganese dopo 6 anni), Pierluigi Di Santo, Claudio Cammarata e Raffaele Novelli, il Messina ripartirà da dei nomi completamente diversi, ma non del tutto nuovi: Salvatore Sullo sarà l’allenatore, mentre Christian Argurio tornerà nella veste di direttore sportivo.

Se in un primo momento sembrava scontato il ritorno in riva allo Stretto di chi ha permesso alla squadra di raggiungere la promozione in Serie C, nelle ultime settimane il presidente Pietro Sciotto ha fatto delle scelte diametralmente opposte. La svolta è arrivata intorno al 22 luglio, quando il Presidente si è recato a Roma per ritirare la coppa destinata all’organico vincitore del girone I. Da quel momento in poi, una ridda di voci che hanno prima condotto alla contestazione del tifo organizzato, poi all’ingresso dei “nuovi” innesti societari.

Cambiare tutto per non cambiare niente: il ritorno di Lo Monaco a Messina?

Contestazione motivata dal complicato rapporto tra Pietro Lo Monaco e la città di Messina, terminato nel 2015 dopo un sodalizio che aveva riportato i biancoscudati tra i professionisti per la prima volta dal fallimento del 2008-09. Ora le novità dettate da Sciotto, che starebbe valutando il da farsi anche per quanto riguarda il ruolo del detentore del 30% delle quote, Carmine Del Regno, la cui posizione all’interno del club è tuttora indefinita, essendo legato direttamente al precedente progetto a vocazione campana.

Quello di Lo Monaco, ancora in attesa di ufficialità per la carica di direttore generale, non sarebbe l’unico ritorno a Messina. Christian Argurio, già addetto stampa e team manager negli anni della Serie A e direttore sportivo durante la penultima annata di Lega Pro nel 2016, rientra in Sicilia con un curriculum di gran lunga più prestigioso rispetto a 15 anni fa. Tra le varie esperienze, diverse stagioni da osservatore alla Juventus, al Bari e all’Udinese, sette da Ds in Serie C tra Catania e Messina e una breve parentesi nella massima divisione croata in qualità di responsabile scouting per l’Hajduk Spalato.

L’approdo di Argurio, che ha firmato fino al 2024, potrebbe portare ad alcuni colpi di mercato essenziali per partire subito competitivi in un campionato che vedrà, tra le altre, Palermo, Bari, Catanzaro e Avellino contendersi la promozione tra i cadetti. Tutto, naturalmente, andrà fatto nel rispetto del regolamento di Lega, che prevede una rosa composta da 24 professionisti e un giovane nato successivamente al 1° gennaio 2002. In totale, dunque, 25 calciatori. Gli altri potranno essere aggregati dal settore giovanile, che andrà ricostruito da zero.

Ripartire da un beniamino dei tifosi

sullo messinaNon sarà una passeggiata per l’ACR, dal momento che quasi tutte le altre compagini del girone C sono già in ritiro da settimane (il Messina dovrebbe recarsi ad Antillo) e gli organici sono quasi completi. Per favorire una maggiore alchimia, la società ha voluto affidare la panchina giallorossa a un’altra vecchia conoscenza del calcio messinese, Salvatore “Sasà” Sullo, storico capitano del Football Club Messina Peloro durante la cavalcata dei primi anni duemila dalla C alla Serie A.

Il tecnico campano, 50 anni a ottobre, può vantare più di 10 anni da vice tra massima serie e Nazionale, al seguito di un altro ex Messina, Giampiero Ventura. La prima, vera avventura da capo allenatore risale al 2019-20, quando è stato nominato dal Padova in Serie C, per poi venire esonerato a metà stagione con la squadra al quinto posto del girone A.

Per l’ex numero 41 contratto biennale con scadenza al 30 giugno 2023. Sarà affiancato dall’allenatore in seconda Daniele Cinelli, il preparatore atletico Alessandro Innocenti ed il preparatore dei portieri Marco Onorati.

Allestire la rosa in tempi record

Risolto il nodo staff, Pietro Sciotto può dunque adesso affidare il compito di allestire il roster a Christian Argurio, già al lavoro sotto traccia per assicurare alcuni giocatori, in attesa delle ufficialità di rito. Per quanto riguarda il capitolo conferme, lasciano Messina il portiere Caruso e il difensore Lomasto, mentre resta incerto il futuro di Domenico Aliperta: il pressing dell’Arezzo sembrerebbe irresistibile e gli amaranto hanno già messo sotto contratto il bomber Ciro Foggia e l’ex FC Domenico Marchetti. Ufficiale invece il passaggio in giallorosso del 22enne guineano Amara Konate dal Perugia. Per lui 8 presenze in Serie B. È il primo acquisto dell’era Argurio.

È tanta l’amarezza dei sostenitori della Biancoscudata, i quali speravano in una riconferma del gruppo vincente che meno di un mese fa festeggiava la conquista del campionato a Sant’Agata. Il cambio di passo imposto da Sciotto mostra però tutto l’impegno personale profuso dall’imprenditore messinese, convinto della necessità di avere la situazione sotto controllo sia dal punto di vista economico, che organizzativo.

Saranno il tempo e i risultati sul campo a stabilire se, dopo anni di sacrifici, l’ostinazione del numero uno dell’ACR Messina, spesso incompatibile con la volontà dei tifosi, pagherà o se è stato commesso qualche errore di valutazione.

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