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Salva Messina, atto secondo: impianti sportivi, aree verdi e la nuova partecipata

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Altro giro, altra corsa. Randagismo, ville comunali, impianti sportivi e patrimonio immobiliare: sono stati questi i temi delle 4 proposte votate oggi pomeriggio, dopo la pausa, dal Consiglio Comunale nell’ambito dei provvedimenti relativi al Salva Messina e al Piano di Riequilibrio.

A riaprire la Seduta, dopo l’introduzione del presidente del Civico Consesso Claudio Cardile, è stato il sindaco Cateno De Luca che ha esposto e spiegato le proprie proposte, partendo da quelle riguardanti gli impianti sportivi e le ville comunali. Il primo cittadino ha dunque illustrato anche gli interventi previsti per contrastare il fenomeno del randagismo e, infine, la strada che potrebbe portare alla creazione di una nuova società partecipata per la gestione degli immobili del Comune di Messina.

Salva Messina – Gli impianti sportivi

Primo tema toccato è stato, quindi, quello delle condizioni in cui versano gli impianti sportivi cittadini e i costi a fronte di servizi inadeguati: «Ci troviamo con oltre 2 milioni di euro di costi ma non abbiamo un impianto sportivo a norma e le nostre ville sono in condizioni pietose. I costi – ha specificato – non rendono questo pezzo di patrimonio fruibile».

L’idea, in sostanza, sembra essere quella di consentire la gestione di questi spazi da parte di privati: «Abbiamo fatto due pubblicazioni – ha specificato De Luca – per acquisire manifestazioni di interesse per la gestione degli impianti sportivi, compresi gli stadi, e delle ville e abbiamo visto che c’è interesse da parte dei privati a gestire questi pezzi del nostro patrimonio. Per noi significherebbe abbattere i costi».

Prima condizione per l’affidamento, la cui regolamentazione deve passare per legge dal Consiglio Comunale, sarebbero una serie di principi, tra cui l’obbligo da parte del soggetto interessato a mettere a norma gli impianti. Il gestore avrebbe poi la possibilità di investire per ammortizzare i costi, anche creando eventualmente, dei servizi o delle strutture aggiuntive: «Si può fare, per esempio – ha chiarito il Primo Cittadino – una clinica sportiva nei pressi degli stadi, non una casa di cura». Insomma, investimenti che siano comunque inseriti in un’idea di una maggiore fruibilità del bene in questione.

La nuova partecipata per la gestione del patrimonio immobiliare

Mentre questo prima tema, così come la proposta di contrasto al randagismo, ha incontrato il consenso dell’Aula, lo stesso non si può dire per la delibera riguardante la creazione di un’agenzia per la gestione del patrimonio immobiliare comunale. Nettamente contrari i membri del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle: «Dichiaro il “no” del movimento 5 stelle all’Agenzia – ha affermato Serena Giannetto, pentastellata e vicepresidente del Consiglio Comunale. Perché questo cambio di rotta? Non dovevamo tagliare i costi?».

Nino Interdonato, vicepresidente del Consiglio ed esponente di Sicilia Futura, ha ricordato al Sindaco come anni fa anche Buzzanca avesse presentato una proposta simile poi ritirata a seguito del parere negativo espresso dai tecnici.

Il voto sulle delibere 61, 65, 70 e 82

La Seduta si è chiusa alle 17. con l’approvazione di tutte e 4 le delibere:

  • la n. 61 sugli impianti sportivi, è stata accolta con 16 favorevoli e 11 astenuti;
  • la n. 65 sulle aree verdi è stata accolta con 17 favorevoli e 10 astenuti;
  • la n. 70 sul randagismo è stata accolta con 17 favorevoli e 10 astenuti;

Infine, la n. 82, l’atto di indirizzo riguardante la possibile costituzione di una società partecipata per la gestione del patrimonio immobiliare comunale. La delibera è passata con 14 favorevoli e 11 astenuti, ma questo non comporta necessariamente che tale società venga effettivamente costituita, in quanto atto di indirizzo rappresenta più un impegno a discuterne.

Qui l’articolo sulla prima parte della seduta del Consiglio comunale sul Salva Messina.

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