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«Ripartire dagli studenti»: Interdonato e Crisafi sulle modifiche allo Statuto dell’Ateneo

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unimeI vicepresidenti del Consiglio Comunale, Nicola Crisafi e Antonino Interdonato, intervengono, in merito alle eventuali modifiche dello Statuto e allo svilimento della rappresentanza studentesca, nella vicenda dell’Ateneo:

«Anche noi, abbiamo ricoperto ruoli  di rappresentanza studentesca all’interno dell’Università degli Studi di Messina, sede scelta per la nostra formazione culturale. Abbiamo appreso che questa nuova Amministrazione vuole introdurre delle radicali modifiche al vigente Statuto, a neanche  due anni dalla sua revisione eseguita da una  preposta “Commissione Statuto d’Ateneo”  e poi approvata dal Senato Accademico e successivamente dal Cda».

E proseguono facendo il punto della situazione: «La vicende susseguitesi per tale revisione, sono state attentamente seguite dalla città e soprattutto dalla politica, visto che in gioco c’era la nuova mappa dei principi cardine su cui si sarebbe retta l’intera struttura accademica. Ricordiamo come tale commissione era formata da rappresentanti dei docenti, degli studenti e del personale tecnico-amministrativo che si sono riuniti per mesi e mesi per adeguare lo Statuto alla Legge 240/2010. Inoltre, era stato costituito un organo tecnico di supporto e di consulenza che affiancava la commissione. Era stato istituito anche un portale articolato in vari links che serviva da supporto per tutti i lavori riguardanti l’attività della commissione e una parte rilevante del portale era dedicata alla partecipazione democratica della Comunità accademica che poteva a sua volta offrire, con modalità semplici, contributi individuali o di gruppo dei quali la Commissione ha tenuto conto nel corso dei suoi lavori. Il Nuovo Statuto è stato così sottoposto al vaglio di Senato e Cda d’Ateneo, e con ulteriori minime correzioni è stato approvato».

L’aspetto della condivisione, garantito in quel primo momento, rischia ora di essere accantonato: «Ciò che ci preoccupa ˗ evidenziano i Vicepresidenti ˗ è il poco coinvolgimento di tutto il mondo accademico ma soprattutto degli studenti, fulcro fondamentale e valore primario delle Università e di tutto il sistema didattico italiano. Inoltre, abbiamo appreso come questa Amministrazione proponga di ponderare ulteriormente, e aggiungiamo inspiegabilmente,  il peso degli studenti per la scelta del Rettore e dei Direttori di Dipartimento. L’elettorato attivo, ormai da anni, come avviene quasi dappertutto, corrisponde ad un minimo del 15% del personale docente che opera all’interno dell’Università. Questa amministrazione quindi propone di ponderare al 15% del 15% (quindi  il 2,2% effettivo del corpo docente) l’elettorato studentesco».

Interdonato e Crisafi sottolineano l’importanza di  fondare il futuro della città sui giovani e sull’Università che «non deve mai dimenticare il ruolo fondamentale degli studenti che oggi come non mai vanno tutelati e resi partecipi di un qualcosa che gli appartiene».

Per comprendere meglio le scelte operate dall’Amministrazione, i due vicepresidenti hanno intenzione di proporre un ordine del giorno al Consiglio Comunale per esprimere al Magnifico Rettore tutti i dubbi e le perplessità.

«Oggi, come non mai ˗ concludono ˗, mostriamo la nostra solidarietà agli studenti dell’Università di Messina, e vogliamo far capire loro che la politica cittadina è vicina non solo alle vicende che riguardano prettamente le competenze comunali, ma anche e soprattutto a ciò che riguarda il futuro della Città. L’università fa parte del nostro futuro e non vogliamo che altri giovani emigrino al Nord per studio o per lavoro in maniera dolente, ne vogliamo che nessuno metta in dubbio l’amore nutrito verso la città e i suoi giovani, perché è da loro che Messina deve ripartire». 

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