Incentivare il turismo attraverso la ricerca. Reset presenta il “Me Lab Cultura e Turismo”

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Reset«Bisogna riguadagnare un’identità, una fisionomia unica, irripetibile, originale». Questo è il pensiero di Reset che ha realizzato il “ME-Lab: la Città possibile”, il più grande e unico laboratorio all’aperto del mondo nel campo dell’innovazione tecnologica, culturale e sociale. L’idea quindi è quella di far diventare Messina unica al mondo in qualcosa. Un progetto che «vuole dare un’identità, una prerogativa originalissima alla città —evidenziano da Reset — , che si qualificherebbe come un “unicum” per trasformarsi in risorsa, in territorio di attrattiva per la capacità di richiamo del turista». Il Me-Lab Cultura e turismo verrà presentato oggi in una conferenze stampa. Il turismo segue infatti quella che è la naturale vocazione del nostro territorio. «Immaginare — si legge in una nota di Reset — che una guida turistica messinese sia una persona in camice bianco che da ricercatore porti in giro la gente, significa dare, già da subito, un’opportunità di vocazione, di sviluppo e di lavoro alla città. L’immediatezza della realizzazione del progetto è fornita dalla presenza attuale di elementi come gli enti di ricerca, l’ambiente-risorsa, il paesaggio, il patrimonio che già esitono sul territorio. Si tratta , quindi, di mettere a sistema il tutto in una cornice che è quella del ME-Lab , che diventa l’unico progetto di successo immediatamente realizzabile e, al tempo stesso, un brand, un marchio nel mondo. Le iniziative e gli eventi — prosegue la nota — saranno progettati all’interno del ME-Lab che costituirà il marchio, il “prodotto Messina” da esportare, fiore all’occhiello di una realtà territoriale di elevatissima qualità ambientale. Il turismo è figlio di tutto questo discorso, finalità ultima del progetto, potenziale opportunità di indotto economico. Di fatto, mettendo assieme un territorio di eccellente qualità paesaggistica con un clima dei più favorevoli e apprezzati, e con le tecnologie e le innovazioni che i dimostratori-guide degli enti di ricerca metteranno a disposizione per laboratori e sperimentazioni, si otterrà una sintesi armoniosa di grande spinta culturale da raccontare al mondo. All’uopo — concludono — sarà necessario creare dei servizi immediatamente fruibili dal turista».

All’ assenza materiale di grandi strutture alberghiere e ricettive in genere, Reset sopperisce con la proposta dell’”albergo diffuso “ME-Lab”, che metterà in rete piccole strutture, appartamenti, locali già esistenti da adibire per l’offerta di ricezione, utilizzando il patrimonio esistente e rinunciando alla costruzione di nuovi edifici.

La fornitura della “cartina turistica ME-Lab” codificata attraverso tecnologia  “QRcode”, consentirà la fruizione dei beni architettonici, storici ed artistici della città e la promozione dei prodotti enogastronomici locali, e compenserà l’attuale carenza di servizi al turista (musei, guide, segnaletica, centri culturali e commerciali ecc.)

La creazione di centri commerciali naturali che, mettendo a rete le attività commerciali esistenti, offrirà un panorama di prodotti così come accade nei centri commerciali tradizionali.

Il servizio navetta con mezzi ecologici previsti dal piano di trasporti cittadino, collegherà il centro urbano con tutti i siti di interesse della città, permettendo ai turisti, ai croceristi, agli studenti in gita d’istruzione, ai congressisti, ma anche al semplice cittadino di poter godere di una realtà territoriale unica nel suo genere.

Due appuntamenti annuali, la “Fiera ecologica” ed il “Festival dell’innovazione” racconterebbero infine l’esperienza della catena ecologica e della ricerca innovativa attraverso momenti di incontro come mostre, proiezioni, tavole rotonde, laboratori,  mercati e manifestazioni in genere da rivolgere a tutti i paesi interessati

«ME-LAB — evidenziano — non è il prodotto di alcuni “pazzi messinesi”, né una fantasiosa utopia, è invece un progetto concreto, una realtà di sviluppo immediatamente attuabile, è l’ultima opportunità di riscatto dalla crisi e dall’irreversibile e già attuale declino della nostra Città».

 

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