Fortunato Romano a Messina. Sì al Ponte e alla rinascita economica siciliana. “La politica è fallita. Noi dobbiamo ricostruirla”

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“La rabbia di oggi produrrà consenso ma il consenso prodotto dalla rabbia non produrrà buona politica”. Ha detto questo Fortunato Romano del Mpa-Partito dei Siciliani che questa mattina, nella sala gremita del cinema Lux, ha presentato la sua candidatura alle elezioni regionali del 28 ottobre. L’intervento di Romano è stato anticipato dai contributi della dottoressa Elisa Furnari, che ha parlato di Sociale, del presidente del consiglio comunale Giuseppe Previti, di Piero Caliri, vicepresidente del Movimento Cristiano Lavoratori, e del commissario del Mpa-Partito dei Siciliani Antonio Andò. “È un momento difficilissimo per la Politica – ha dichiarato Romano –. Gli ultimi due anni dell’ex sindaco sono stati deleteri con la trasformazione del suo ufficio in una segreteria politica – ha proseguito Romano – mentre tutte le vertenze restano purtroppo aperte: Fiera, Zona Falcata, Servirail, Area dello Stretto”. Romano ha ricordato come oggi la gente sia stanca di parole vuote ma ha ribadito anche “che la rabbia di oggi produrrà consenso, ma questo consenso prodotto dalla rabbia non produrrà buona politica”. Romano ha dichiarato, inoltre, che Raffaele Lombardo è stato il primo governatore che ha posto la Sicilia prima di ogni cosa nell’agenda dello Stato e dell’Unione Europea. Spazio poi ai progetti: “Voglio dire agli ambientalisti che il Corridoio 1 non è solo Ponte − ha rimarcato Romano – ma sviluppo economico, risorse, aziende che apriranno se i mercati di Est e Ovest troveranno conveniente il passaggio delle merci in Sicilia”. Sul dissesto idrogeologico in tutta la provincia ha detto: “I soldi sono arrivati, 400 milioni di euro. Ma servono i progetti. Lombardo ha smontato un potere in Sicilia legato a quello che è ormai rimasto di Forza Italia, noi dobbiamo rimontare questa macchina. Tutti i partiti tradizionali sono falliti”. Dito puntato sulle “disfunzioni” della tabella H: “Una mia “battaglia” alla Regione che sperperava soldi anche per enti come il Centro “Gramsci” – ha concluso Romano − equiparandoli ad associazioni che si occupano di aiutare i non vedenti, i disabili. La Politica dev’essere seria, i deputati non sono tutti gli stessi”. A concludere i lavori il segretario regionale del Mpa-Partito dei Siciliani, Giovanni Pistorio, che ha lodato l’attività svolta da Romano all’Ars dicendosi convinto che tornerà a fare il deputato. Il segretario regionale ha toccato l’argomento Ponte: “Non è un’idea per bypassare Messina ma l’opera ingegneristica più straordinaria che doveva essere realizzata proprio a Messina. La crisi del traghettamento sullo Stretto è un segnale. Ma non fare il Ponte non è stato deciso dall’Unione Europea o dai messinesi dubbiosi, ma dallo Stato italiano e penso che anche a Messina ci sia un Berlusconi che con tanti soldi vuole condizionare questa città”. Il senatore Pistorio ha puntualizzato quanto fatto dal governo regionale che si è “battuto” per limitare i danni sugli impianti eolici a forte investimento mafioso, per la riforma della gestione dei rifiuti, per il no ai termovalorizzatori. “Il Partito dei Siciliani – ha concluso Pistorio – è la naturale evoluzione del Mpa. Noi vogliamo stare in Europa, ma da Stato sovrano. L’Europa dev’essere delle Regioni e non degli Stati come sono oggi”.

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