Volano gli stracci tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni regionali in programma il 25 settembre 2022 in Sicilia. Dopo l’improvvisa rottura, operata dai grillini, a parlare è il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, che aveva definito le azioni degli ex alleati come «alto tradimento».
In un’intervista al quotidiano La Sicilia, Barbagallo ha comunicato di star valutando l’ipotesi di portare in tribunale lo strappo del M5S avvenuto a pochi giorni dall’inizio ufficiale della campagna elettorale, dopo aver partecipato alle elezioni primarie comuni il 23 luglio scorso. Barbagallo ha dichiarato di avere «dato mandato ai nostri legali di verificare la candidabilità di Di Paola e la fondatezza di una causa civile per chiedere il risarcimento dei danni che abbiamo subito da chi non ha rispettato le regole che c’eravamo dati».
«Roba da cerchio dantesco – ha detto l’esponente dem – l’ultimo dell’inferno, quello dove sono confinati i traditori». La rottura dell’alleanza? «È stato un atto di uno squallore e di una gravità inauditi. Ammetto che lo strappo di Conte mi brucia molto. E dire che, avendo cominciato a fare politica attiva da ragazzino, di giravolte ne ho viste tante. Ma mai con la spregiudicatezza e la slealtà che abbiamo visto dai cinquestelle. Prima hanno partecipato alle primarie, hanno perso e hanno riconosciuto la vittoria della Chinnici. Poi, al novantesimo minuto, sono scappati portandosi il pallone».
Il rammarico è soprattutto per le primarie organizzate insieme, che avevano messo alla prova la solidità di quel “campo progressista” su cui i vertici locali del Pd avevano puntato molto, nonostante le dinamiche nazionali, e sul quale erano già iniziate le discussioni per il programma da presentare per le elezioni regionali in Sicilia.
La situazione adesso vede non più cinque ma ben sei candidati alla presidenza della regione Siciliana: Renato Schifani per il centrodestra, Cateno De Luca con Sicilia Vera, Caterina Chinnici, rimasta in campo per il Pd e Lista Centopassi, Gaetano Armao sostenuto da Italia Viva e Azione, Nuccio Di Paola con il Movimento 5 Stelle e infine Eliana Esposito, candidata del movimento indipendentista Siciliani Liberi.
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