Dopo tre sedute a nervi tesi, ricche di colpi di scena, il Consiglio Comunale ha votato sì al Cambio di passo. La piattaforma politica presentata dal sindaco Cateno De Luca è passata con 16 voti favorevoli, 10 contrari e 1 astenuto. E il futuro (almeno quello immediato) del primo cittadino sembra essere deciso: niente dimissioni, continuerà ad amministrare Messina.
La terza Seduta del Consiglio comunale dedicata al Cambio di passo è stata piuttosto movimentata. E non poteva essere diversamente, viste le premesse. Iniziata con la fuoriuscita di Libero Gioveni dal Partito Democratico, è proseguita con un discorso fiume del sindaco Cateno De Luca che, presa la parola per presentare il suo maxi-emendamento, ha subito deviato dall’argomento principale. Ha attaccato alcuni consiglieri comunali che, parafrasando, secondo lui si vergognerebbero di appoggiarlo o di richiedere la sua presenza alle manifestazioni organizzate. Solo dopo, ancora visibilmente alterato, ha parlato del tema principale: il maxi-emendamento.
Sicilia Futura e i 5 consiglieri “disertori” del centrodestra
Tra le prime sorprese della giornata, prima ancora dell’annuncio di Libero Gioveni, a colpire l’attenzione dell’Aula sono stati l’annuncio di 5 consiglieri del centrodestra che, in tarda mattinata, hanno comunicato che avrebbero “disertato” i lavori del Consiglio Comunale sul Cambio di passo e la presenza di Sicilia Futura.
I 5 consiglieri – Giovanna Crifò, Giandomenico La Fauci, Francesco Pagano, Salvatore Sorbello e Benedetto Vaccarino – hanno inviato una nota per annunciare la loro intenzione di non partecipare ai lavori e attaccavano Cateno De Luca: «Non abbiamo chiesto nulla in cambio – hanno scritto. Anzi sì, due cose: rispetto e ascolto. Ma siamo andati a sbattere contro un muro di gomma. Ed allora, proprio perché non siamo disposti a svendere la nostra dignità, non possiamo più concedere alibi al sindaco De Luca». Giovanna Crifò, però, alla fine si è presentata in Aula e ha preso posto come se nulla fosse.
Mentre alcuni “no” decidevano di non partecipare alla seduta odierna, i consiglieri di Sicilia Futura (compreso Nino Interdonato, in missione a Palermo per motivi istituzionali ma giunto in Aula appena in tempo per il voto) hanno fatto il loro ritorno in Aula. Piero La Tona, Daria Rotolo e Nino Interdonato avevano deciso di non partecipare ai lavori del Consiglio Comunale per protestare contro i toni usati dal Sindaco nella lettera inviata a poche ore dal voto e per manifestare la propria contrarietà verso il contenuto politico della delibera. Tolto questo, il gruppo di Sicilia Futura è tornato e ha votato sì, pur sottolineando l’intenzione di non condividere un percorso politico, ma solo amministrativo e pur attaccando duramente il Sindaco.
Il maxi-emendamento
Su richiesta dei consiglieri comunali, che avevano da più parti manifestato l’impossibilità di votare quello che appariva più come un documento politico che un programma amministrativo, il sindaco Cateno De Luca ha, infine, deciso di modificare la delibera presentata per liberarla da quelle parti che più avevano fatto storcere il naso all’Aula. Eliminata la parte più controversa, quella Cabina di regia (prima intergruppo) tanto contestata, del Cambio di passo sono rimaste alcune delle modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale (dalla diretta streaming al voto di astensione) e il pacchetto di delibere da votare nel 2020.
Il Consiglio Comunale ha quindi approvato il maxi-emendamento. Su 26 presenti ci sono stati 15 voti favorevoli, 9 contrari e 2 astenuti.
I voti dei Consiglieri sul Cambio di passo
Dopo settimane di pronostici e numeri, minacce di dimissioni e scontri tra il sindaco Cateno De Luca e il Consiglio Comunale si è arrivati a una conclusione. Con 16 voti favorevoli la delibera è passata, nonostante la diserzione di quattro consiglieri del centrodestra.
Tra le file dei contrari Antonella Russo e Gaetano Gennaro del PD; Alessandro Russo di LiberaMe; Dino Bramanti e Giovanni Scavello della Lega; Cristina Cannistrà, Giuseppe Fusco, Andrea Argento, Paolo Mangano e Giuseppe Schepis del Movimento 5 Stelle.
Favorevoli, invece, Nello Pergolizzi, Biagio Bonfiglio e Massimo Rizzo di LiberaMe; Giovanni Caruso, Giovanna Crifò, Pierluigi Parisi e Ugo Zante per il centrodestra; Nicoletta D’Angelo, Salvatore Serra, Alessandro De Leo, Libero Gioveni, Francesco Cipolla e Serena Giannetto del gruppo misto, Piero La Tona, Daria Rotolo e Nino Interdonato di Sicilia Futura.
Dimissioni di Cateno De Luca: sì o no?
L’esito della votazione è bastato a porre fine al balletto delle dimissioni del sindaco di Messina Cateno De Luca. Le condizioni che aveva posto al Consiglio Comunale per proseguire il mandato sono state grossomodo soddisfatte, seppure non del tutto. La maggioranza si è “magicamente” materializzata, anche se il primo cittadino non ha ottenuto i 17 consiglieri su cui faceva affidamento. In ogni caso il suo discorso, non lascia dubbi: «Un esito che ci rende il percorso molto chiaro. Non è l’esito numerico che sto a valutare oggi ma quello che è un dato che mi rasserena è aver comunque quantomeno ridotto il fronte del NO a prescindere. E’ un dato di cui vado orgoglioso e dico grazie. Meglio una maggioranza risicata ma convinta e coesa. Il 17esimo voto c’è ma è mancato perchè qui oggi. Ci sono 16 SI convinti di un programma di delibere che bisogna affrontare e che bisogna discutere una per una. Continueremo ad amministrare».
Come non detto quindi, i numeri, a quanto pare, non contano più.
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