Tutti pazzi per Francantonio? Chi sì e chi no

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Chi considerava Francantonio Genovese uomo politicamente finito  dopo le ormai note vicende giudiziarie, dovrà ricredersi in fretta. L’ex Sindaco di Messina, in poco tempo, è uscito dai domiciliari ed è tornato prepotentemente nel suo habitat naturale: la politica, non solo messinese. A tempo record, Genovese ha divorziato dal Pd, iniziando un nuovo flirt con Forza Italia. Flirt destinato a trasformarsi in relazione seria e duratura. E tanti dei suoi discepoli sono pronti a seguire la nuova strada tracciata. C’è chi ha già indossato la maglia azzurra (non quella della nazionale), c’è chi è in procinto di farlo, e c’è chi ancora medita. In attesa che tutti sciolgano le riserve, le carte in tavola iniziano a mischiarsi.

Gli effetti dello “tsunami Genovese” saranno evidenti soprattutto in Consiglio comunale. L’Aula andrà incontro a un riassetto che ne modificherà nettamente gli equilibri politici, a partire proprio dalla stessa presidenza. Emilia Barrile è infatti tra quelli che si accingono a lasciare il Pd per svoltare a destra.

Paolo David ha già le idee chiare ed è pronto a rimettersi in gioco in questa nuova avventura a tinte azzurre. “Bisogna trovare un nuovo assetto – spiega l’ormai ex capogruppo del Pd – in queste ore stiamo valutando come strutturarci per avviare una nuova avventura politica. Questo non è un atto di forza, ma di collaborazione per il futuro della città. Oggi c’è un leader e cambia tutto, formeremo un partito solido e lineare. Il Pd durante l’assenza di Genovese è stato un partito latitante, è mancato un coordinamento,  così come progetti e idee concrete. Una condotta che non ho apprezzato”.

Forza Italia svestirà a breve i panni di partito di minoranza, riacquistando potere politico , così come accadeva nell’era Buzzanca. A mantenere il timone in Aula resterà, nonostante tutto,  il consigliere Pippo Trischitta il cui ruolo di capogruppo non dovrebbe essere intaccato. “Rispettiamo molto il lavoro di Trischitta – spiega David – siamo contenti di averlo in squadra ed è giusto che mantenga il suo ruolo”.

E lo stesso Trischitta, apparso inizialmente disorientato, è pronto a mantenere la leadership. “Non mi sono mai sentito in discussione – spiega – gli equilibri sono cambiati improvvisamente, si sta creando un nuovo gruppo consiliare, ci sono nuovi spazi da condividere. Occorre trovare una linea comune, non escludo comunque la possibile nascita di un intergruppo sotto l’ala della nuova Forza Italia”.

Insieme a David, sono pronti a confluire nel centro destra anche i consiglieri Vaccarino, Santalco e Cantali, per quest’ultimi si tratterebbe di un ritorno alle origini. “Il commissario Carbone ha portato il Pd all’estremismo – spiega Cantali – valorizzando chi ha invece rovinato il partito. Nel caso Genovese il Pd ha deluso, sono poi mancati validi interlocutori”.

Ci sono poi gli indecisi che attendono alla finestra i prossimi sviluppi , prima di compiere il definitivo passo. Nicola Cucinotta sembra ancora assalito da mille dubbi, nonostante i rapporti con il partito democratico si siano ormai deteriorati da tempo. “Nei miei confronti il Pd non è stato clemente – spiega Cucinotta – insieme a Genovese ho contribuito a fondare il partito a Messina. Per lui la scelta di approdare a Forza Italia ha un senso, io devo valutare. Devo incontrare il gruppo, confrontarmi con chi rappresenta le mie radici politiche. Attualmente non mi rivedo nel Pd, ma neanche in Forza Italia e non escludo il passaggio in una eventuale lista civica”.

Predica cautela anche Donatella Sindoni, che insieme a Daniele Zuccarello si è da tempo posta ai margini del Pd con il movimento Missione Messina. “Sono ormai fuori dal Pd – precisa Sindoni – questo è un  momento di standby per individuare la giusta collocazione. Il Partito Democratico ha fatto due pesi e due misure, e rimanere in un partito che di sinistra ha ormai ben poco potrebbe essere incoerente. Stiamo valutando l’idea di formare un gruppo maggiormente autonomo, rinnovando comunque l’impegno civico per la città, a prescindere dal colore politico. Per me le tematiche sociali rimangono sempre al primo posto”.

Il Pd è destinato dunque a svuotarsi, ma c’è chi è già pronto a inserire nuova benzina nei suoi serbatoi. L’ala messinese del partito di Renzi potrebbe essere rinvigorita dal passaggio di Beppe Picciolo, deputato Dr alla Regione, che porterebbe con sé i consiglieri Amata, Carreri, Abate, Sorrenti, La Paglia e Interdonato. Forza Italia dovrà, invece, trovare la giusta quadratura alla luce del nuovo organico che conta figure che in passato si sono rapportate in modo diverso con l’amministrazione Accorinti. L’equilibrio servirà a tracciare una linea comune da adottare soprattutto quando si dovranno votare provvedimenti vitali per la città come il bilancio.

Andrea Castorina

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