Università di Messina, al prof. Gabriele Centi il premio Humboldt per la ricerca

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Per chi non lo conoscesse, Gabriele Centi è professore ordinario di Chimica Industriale al Dipartimento di Scienze Matematiche dell’Università di Messina e Presidente dell’ERIC – European Research Institute of Catalysis, associazione internazionale no-profit dedicata alla catalisi, particolare fenomeno chimico.

Centi è stato insignito del prestigioso Research Award della Fondazione tedesca Alexander von Humboldt, che annovera tra i premiati 56 Nobel. Ogni anno, la Fondazione attribuisce i premi ai principali scienziati internazionali di tutte le discipline per il loro lavoro complessivo fino ad oggi.

I vincitori del premio sono invitati a collaborare con un’istituzione scientifica in Germania, nel caso specifico di Centi, si tratta del Fritz-Haber Institute della Max-Plank Society di Berlino, in cui operava il premio Nobel di chimica Gerhard Ertl.

La ricerca sulla catalisi di Gabriele Centi

La ricerca scientifica del professore Gabriele Centi si concentra sulla catalisi, fenomeno chimico attraverso il quale la velocità di una reazione chimica subisce delle variazioni per l’intervento di una sostanza (o una miscela di sostanze) detta catalizzatore, che non viene consumata dal procedere della reazione stessa.

Con il termine catalisi si intende anche una branca della chimica, afferente in particolare alla chimica industriale, che studia sintesi, caratterizzazione, design e messa a punto di molecole adatte a coprire il ruolo di catalizzatori per il miglioramento o anche la messa in atto stessa delle più svariate reazioni.

La Fondazione Alexander von Humboldt

La Fondazione Alexander von Humboldt è una fondazione no-profit istituita dal governo della Repubblica Federale di Germania nel 1953. Originariamente la società fu fondata a Berlino nel 1860, poco dopo la morte del naturalista Alexander von Humboldt, ma perse il suo capitale durante il periodo di iperinflazione del 1923.

La Fondazione fu ristabilita nel 1925 dalla Repubblica di Weimar, con l’intento di attrarre e dare supporto a studenti e accademici stranieri. Nel 1945 però, cessò di funzionare. La Fondazione nella sua forma attuale fu stabilita nel 1953 dal governo di Konrad Adenauer, con il premio Nobel per la fisica Werner Heisenberg come primo presidente.

Oggi la Fondazione Alexander von Humboldt promuove la collaborazione tra scienziati ed accademici tedeschi ed internazionali ed è finanziata dai ministeri tedeschi degli affari esteri, dell’economia e dell’istruzione e della ricerca, oltre che ad una serie di altri enti nazionali ed internazionali.

Ogni anno la Humboldt assegna centinaia di premi e borse di ricerca a scienziati ed accademici stranieri che si occupano principalmente di scienze naturali, matematica e studi umanistici, e che vogliono trasferirsi in Germania per lavorare su un progetto da loro definito in cooperazione con istituti e gruppi di ricerca tedeschi. I premi e le borse dalla fondazione sono tra i più prestigiosi in Germania, la quale vanta un network di oltre 28.000 ex-borsisti in 140 paesi, tra cui più di 50 premi Nobel.

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