SelfPot - vaso tecnologico che percepisce le esigenze delle piante

Unime agli ST Open Days di Catania: premiato il team di Messina

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Un giovane gruppo di studenti dell’Università di Messina sbarca a Catania, per la seconda edizione dell’evento ST Open Days, e ottiene il riconoscimento di “Team più efficace“.

Si tratta di una squadra di giovani composta da Giancarlo De Luca, Luca Fodale, Roberto Laganà, Marco Manfrè e Giorgio Nocera del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica ed Informatica e guidati dal Prof. Dario Bruneo, docente di Calcolatori Elettronici.

Foto del Team premiato all'ST Open Day di CataniaIl giovane team ha presentato SelfPot, un vaso tecnologico che intuisce le esigenze delle piante e soddisfa le loro esigenze autonomamente riuscendo, inoltre, a comunicare in tempo reale lo stato di salute direttamente ad un app per smartphone.

«Il progetto è stato ideato e sviluppato in poco meno di un mese – spiega il Prof. Bruneo. L’idea ci è venuta guardando le diverse piante secche che abbiamo trovato in facoltà e a casa. Volevamo trovare una soluzione tecnologica ma semplice per evitare il problema e prenderci cura delle piante».

L’evento ST Open Days si è svolto proprio nei giorni scorsi presso la sede di ST Microelectronics, a Catania, e ha l’obiettivo di offrire, agli studenti iscritti ai corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica ed Informatica, un’esperienza di progettazione e programmazione di sistemi embedded nel contesto dell’Internet of Things.

Hanno partecipato alla manifestazione, oltre l’Ateneo messinese, anche quello di Palermo, Catania, Reggio Calabria e Cosenza. Il compito dei vari team era quello di presentare e realizzare un’idea che avesse come componente principale il microcontrollore STM32.

La tecnologia dentro SelfPot

«Il microcontrollore STM32 – spiega il professore – è un circuito integrato realizzato dalla STMicroelectronics. Questi microcontrollori sfruttano un’architettura ARM e vengono anche distribuiti, inseriti all’interno di board di sviluppo (ES. Nucleo L476RG, quella che abbiamo utilizzato nel nostro progetto) che permettono di realizzare applicazioni pratiche. Abbiamo un prototipo funzionante e naturalmente il progetto è corredato da un’applicazione che fornisce i dati sullo smartphone e ci aggiorna sulla vita della pianta. Tra le curiosità c’è il fatto che abbiamo realizzato tutto, ma proprio tutto noi. Abbiamo disegnato il modello del vaso, lo abbiamo stampato e assemblato. Abbiamo sviluppato il firmware per la scheda e il software dell’applicazione per smartphone. Abbiamo montato tutti i pezzi e abbiamo persino realizzato il logo del prodotto».

Da Messina il “Team più efficace”

«L’esperienza è stata molto importante da un punto di vista formativo – conclude Bruneo – perché ha permesso agli studenti di accostarsi al mondo dell’industria mettendo in pratica le conoscenze teoriche acquisite durante il corso. Personalmente sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla volontà e dal grado di autonomia del gruppo che ha lavorato con entusiasmo nel periodo estivo, un entusiasmo che dovrebbe essere preso a modello da tutti gli studenti che si avvicinano al mondo dell’ICT».

Gli studenti di Messina sono stati quindi premiati con il riconoscimento “Team più efficace” grazie alla sinergia e allo spirito di gruppo mostrati.

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