Sono stati consegnati i diplomi di fine percorso agli allievi che hanno partecipato alla seconda edizione del corso di formazione in Global Management, dell’Università di Messina.
Si tratta di un corso di formazione, organizzato dalla facoltà di Economia, in collaborazione con l’Ice (Istituto nazionale per il commercio estero), della durata complessiva di due mesi.
Hanno partecipato 29 giovani, diplomati e laureati, provenienti dai Paesi extraeuropei del Bacino Mediterraneo (Algeria, Tunisia, Marocco, Egitto e Turchia ).
Sono state trattate le principali tematiche relative al commercio internazionale ed alla gestione d’impresa, analizzate attraverso lezioni frontali, case studies e workshop.
La consegna degli attestati si è tenuta oggi, nell’aula magna del Rettorato, a conclusione del convegno nazionale sul tema “Internazionalizzazione e innovazione nel settore agroalimentare”.
Il legame fra il corso di formazione e il convegno nazionale è stato sancito da ben 7 progetti d’ambito agroalimentare, sviluppati e ideati da equipe di studenti durante le varie tappe del Global Management. Due di questi si sono distinti in termini di contenuti e opportunità: Brisa e Fico.
«Il corso di formazione in Global Management – ha detto il professor Antonino Germanà, Prorettore all’Internazionalizzazione – testimonia l’attenzione costante che, l’Università di Messina, continua rivolgere al Bacino del Mediterraneo e soprattutto ai suoi giovani allievi. Come ho avuto occasione di ribadire durante l’evento inaugurale, il fatto che il corso venga riproposto per la seconda volta certifica la bontà dell’attività. Abbiamo ricevuto un feedback estremamente positivo da parte degli studenti, sia per i temi evidenziati che per il livello complessivo della docenza. Credo che proprio loro siano fondamentali per trasferire le best practice e creare una rete innovativa, tecnologica e internazionale fra il nostro e i loro Paesi, con i quali abbiamo anche attivato altri 5 progetti europei».
«Operiamo nella convinzione – ha dichiarato Silvana Stella, Dirigente formazione ICE – che sia importante formare i giovani in vista del loro contributo fattivo alle aziende. Loro sono il nostro target anche nei paesi mediterranei e possono creare ponti saldi fra Paesi».
A ciascun partecipante è stata corrisposta una borsa di studio di 1.200 euro lordi mensili.
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