Un’attività di formazione che offrirà un contributo nella diffusione della cultura della legalità e fornirà strumenti utili a contrastare i fenomeni mafiosi e di corruzione. Conoscenze che consentiranno anche di affrontare problematiche particolarmente attuali, come la gestione dei patrimoni confiscati. Il tutto, grazie a una sinergia tra l’Ateneo e le istituzioni locali.
L’ufficializzazione dell’iniziativa è arrivata con la firma, all’Ufficio del Presidente del Tribunale di Messina, dottor Antonino Totaro, di un protocollo d’intesa per l’attivazione di master di I e II livello per esperto in “Prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata di tipo mafioso, della corruzione politica-amministrativa. Amministrazione e gestione dei patrimoni confiscati alla mafia”.
Coinvolti nell’accordo, oltre allo stesso Tribunale, la Procura della Repubblica, l’Ordine degli Avvocati e quello dei Commercialisti ed Esperti contabili di Messina e il Dipartimento di Scienze giuridiche e Storia delle Istituzioni dell’Ateneo peloritano, il cui direttore, il professor Giovanni Moschella è anche Presidente del “Centro Studi e ricerche sulla criminalità mafiosa e sui fenomeni di corruzione politico-amministrativa” dell’Ateneo. Al momento della firma erano presenti, anche il dottor Guido Lo Forte, l’avvocato Francesco Celona, il dottor Enrico Spicuzza e i professori Giovanni Moschella e Luigi Chiara.
Il master si rivolge a giovani laureati, amministratori e dipendenti di Enti pubblici, operatori di pubblica sicurezza, operatori del volontariato e associazionismo antimafia e a tutte le figure professionali (avvocati e commercialisti) che siano interessati ad approfondire i temi trattati dal corso e acquisire competenze necessarie a proporsi come operatori specializzati nelle attività di contrasto e prevenzione del crimine organizzato e della corruzione negli enti pubblici e associazioni non governative.
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