Si è parlato anche dell’attuazione dello Statuto siciliano in occasione della visita a Palazzo dei Normanni degli studenti dell’associazione universitaria Artu. A riceverli, nella sala ‘Pio La Torre’ del Parlamento siciliano, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.
Insieme a loro il docente di diritto costituzionale dell’Università di Messina, Giacomo D’Amico, che, insieme al decano dei giornalisti parlamentari siciliani, Giovanni Ciancimino, hanno animato un dibattito sullo Statuto e sul futuro dell’autonomia dell’Isola a settant’anni dalla sua nascita.
Ha moderato i lavori Santi Coniglio, esponente di Artu e rappresentante degli studenti nel dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo messinese. Nel corso dell’incontro è apparso chiaro a tutti che il futuro dello Statuto passa attraverso una riattualizzazione sostanziale del testo, “a cominciare dalle norme che reggono l’autonomia finanziaria, e rivedere la legge che disciplina i rapporti tra governo regionale e Parlamento siciliano”, come ha sottolineato nel suo intervento il professore D’Amico.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Ardizzone che è favorevole, per esempio, a una modernizzazione amministrativa e l’abolizione di organi come il Consiglio di giustizia amministrativo”.
“Per tanti giovani come noi, che si stanno avvicinando alla politica e vogliono essere classe dirigente di domani, è stata una giornata importante per capire storia e funzioni del nostro parlamento” afferma il presidente onorario di Artu, Andrea Faraone.
E’ un incontro su un tema controverso e quanto mai attuale, specie dopo la bocciatura del referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre – osserva il presidente, Giuseppe Ziino – parlare oggi di Statuto e autonomia, significa discutere di quelle proposte che possono trasformare la nostra Carta per renderla ancora più efficace nella costruzione di una Sicilia più competitiva e moderna con meno corruzione e mafia, come la vorremmo noi giovani”.
Alla fine dell’incontro il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ha regalato agli studenti dei libri sulla Storia del Parlamento siciliano e, subito dopo, i ragazzi hanno visitato sala d’Ercole, sedendosi sugli scranni della presidenza e nei posti di solito occupati dal presidente della Regione e dalla giunta di governo. Prima di lasciare il Palazzo, infine, i soci di Artu si sono recati nelle sala Montalto per visitare la mostra “Novecento italiano”.
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