L’Università di Messina è in prima fila per monitorare parametri generali come la qualità dell’aria, il rumore, la temperatura o l’erosione delle colline, il traffico veicolare e lo stato delle strade. Ciò sarà possibile mediante l’utilizzo di schede basate su microcontrollori a basso costo e con l’aiuto dei cittadini che vorranno “adottare” un sensore per diventare parte di questa rete, attraverso l’utilizzo di smartphone, con i quali sarà possibile interagire con gli oggetti, ad esempio venendo informati in tempo reale sulla posizione dei mezzi pubblici o dialogando con un monumento per scoprirne la storia o la tecnica realizzativa, sarà possibile ricevere segnalazioni in caso di emergenza o essere guidati verso un parcheggio libero in una zona affollata. Tale enorme mole di dati sarà’ gestita in maniera efficiente facendo ricorso al paradigma del Cloud.
#SmartME, questo il nome dell’iniziativa di Crowdfunding dell’Ateneo, presentata oggi nella Sala Senato, patrocinata dal Comune con il supporto operativo della spinoff accademica DHLab e coordinata dal gruppo di ricerca Mdslab, diretto da Antonino Puliafito e dall’Industrial Liason Office dell’Ateneo.
“L’Università che produce idee, trasferisce tecnologie è molto fiera- ha detto il Rettore, prof. Pietro Navarra- di proporre un progetto che favorisce la consapevolezza dei cittadini per lo sviluppo del benessere collettivo attraverso un’iniziativa innovativa”.
“#StartMe consentirà di fornire servizi concreti – ha spiegato Puliafito, presidente del Ciam (Centro Informatico Ateneo di Messina)- coinvolgendo il territorio stesso, Messina diventa laboratorio aperto a disposizione di tutti. Da oggi, infatti, chiunque potrà sostenere il progetto attraverso la piattaforma di crowdfunding www.eppela.com e con un contributo variabile, da poche a diverse centinaia di euro, è possibile “adottare” un sensore e ricevere servizi concreti oltre che, nell’immediato futuro, poterne sviluppare degli altri a seconda delle reali esigenze dei singoli individui e della collettività”.
“Messina città laboratorio è un’idea che il Comune ha condiviso subito- ha sottolineato l’assessore alla Mobilità Urbana di Messina, Gaetano Cacciola- e la sosterrà non come semplice patrocinio ma attraverso una fattiva collaborazione a partire, ad esempio, dalle opportunità che offre il Piano per l’Energia Sostenibile varato di recente”.
“L’Università di Messina è pioniera in Italia- ha concluso Daniela Baglieri, prorettore all’Innovazione e al Trasferimento tecnologico – nell’utilizzo dello strumento del crowdfunding a servizio di un’innovazione che è sempre più aperta, consentendo una valorizzazione della ricerca non più soltanto a disposizione delle imprese ma di tutta la comunità”.
Indipendentemente dalla tipologia di partecipazione scelta, sarà possibile richiedere l’installazione di uno specifico sensore in una data posizione e di accedere ai dati da questo rilevati. Ad esempio, un cittadino che volesse conoscere il livello di rumorosità nella sua zona di residenza o avere informazioni sulla qualità dell’aria potrà richiedere l’installazione di un sensore apposito e ricevere le informazioni desiderate.
#SmartME e’ un’iniziativa dell’Università di Messina aperta a Ricercatori, Hobbisti, Aziende pubbliche e private, a chiunque abbia fantasia, passione per la tecnologia e voglia di sperimentare.
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