Antico tesoro nascosto, testimonianza di una Messina sepolta dal tempo, la Cripta del Duomo è stata inserita nuovamente tra i “Luoghi del Cuore” del FAI insieme ad altre meraviglie del patrimonio culturale italiano da riscoprire e valorizzare. Attualmente è chiusa al pubblico, la maggior parte degli abitanti della città dello Stretto l’ha potuta vedere solo in video o in fotografia. Per questo motivo, abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia a chi negli anni l’ha vista e vissuta, il professor Franz Riccobono.
In questa tredicesima puntata della rubrica di Normanno “C’era una volta Messina” entriamo nella Cripta del Duomo, per scoprirne le origini, la storia e i segreti. A guidarci in questo viaggio, sarà, ancora una volta, Franz Riccobono – presidente dell’Associazione Amici del Museo di Messina, collezionista, perito ed esperto di storia –, coadiuvato dal suo archivio di stampe e foto d’epoca.
«Messina – esordisce –, pur essendo una delle città più antiche d’Europa, conserva ben poco della straordinaria stratigrafia monumentale che la caratterizzò nel corso dei secoli. Il monumento più importante in ambito urbano resta precluso alla fruizione pur trovandosi proprio nel cuore della città ed in condizioni di poter essere immediatamente fruito, con qualche accorgimento».
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