Approvata in Consiglio Comunale la mozione per l’istituzione della spiaggia naturista a Capo Rasocolmo, in attesa che sia applicato il PUDM, il Piano Urbano del Demanio Marittimo, che la prevede, ma non è ancora entrato in vigore. Favorevoli Pd e Movimento 5 Stelle, contrario il Gruppo Misto. Cos’è successo in Aula e com’è andata la votazione.
In attesa di poter discutere la delibera di modifica dello statuto di AMAM con l’introduzione dell’Amministratore Unico al posto del Consiglio d’Amministrazione; il Consiglio Comunale ha proceduto con le mozioni all’ordine del giorno. Dopo quelle riguardanti il sostegno alla popolazione Ucraina, è stato il turno dell’atto di indirizzo presentato dal Pd per chiedere al Commissario Santoro di rendere un tratto della spiaggia di Capo Rasocolmo (alle montagne di sabbia, ndr) una spiaggia naturista, nelle more che questa venga istituita ufficialmente con l’applicazione del PUDM. Il provvedimento, suggeriscono dal Pd, potrebbe essere contenuto nell’ordinanza che disciplina le attività che si possono svolgere in spiaggia durante la stagione balneare.
A opporsi all’approvazione della mozione, il consigliere Nello Pergolizzi: «Noto che rispetto a quelli che sono i problemi, o i presunti problemi, che attanagliano la nostra città, il problema del Pd è quello di consentire attraverso una mozione, e non una delibera, il naturismo a Capo Rasocolmo». L’esponente del gruppo misto ha poi affermato come, secondo lui, la mozione (e l’emendamento approvato all’interno del PUDM) sarebbero contra legem.
Contraria anche la consigliera di Forza Italia, Rita La Paglia, ma con motivazioni diverse: «Premesso che sono favorevole al naturismo, e che ritengo il Comune di Messina debba consentire tale attività. La zona in questione, però, è una zona particolarmente pregiata, che racchiude delle caratteristiche da un punto di vista ambientale, geologico e paesaggistico che la rendono un elemento aggiuntivo in termini di turismo. Il mio dubbio è che se da un lato capisco, ed è giusto, che i naturisti abbiano una loro spiaggia, un luogo per esprimersi. Non sono però dell’idea che si debba fare lì perché sempre lì è stato fatto. Dobbiamo ragionare anche sulle peculiarità territoriali. Capo Rasocolmo rappresenterebbe un momento di dibattito e crescita della città. Preferirei ragionarne in modo più completo con persone esperte. Personalmente mi asterrò».
Favorevoli, invece, anche i consiglieri del M5S: «Il naturismo – ha spiegato Giuseppe Fusco – è una filosofia nata negli anni ’20. Posso confortare il capogruppo del Misto che dedicare una zona al naturismo non è contra legem. In Italia esiste già una normativa che disciplina questo tipo di destinazione di alcuni tratti di spiaggia. Non a caso abbiamo decine e decine di spiagge naturiste. Già in Sicilia da qualche anno ci sono ordinanze in questo senso, come quella del sindaco di Gela».
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere Salvatore Sorbello, che ha però fatto alcune precisazioni: «Sostengo l’esito favorevole di questa mozione, ovviamente con degli accorgimenti che andranno in un eventuale regolamento più specifico. La spiaggia in questione ha lì davanti un bene tutelato e vincolato dalla Soprintendenza, il famoso “scoglio”. Tale vincolo impone ai naturisti di porsi nel lato antistante, davanti al promontorio e non dietro lo scoglio».
La mozione è stata poi approvata con 12 voti favorevoli (Gaetano Gennaro e Alessandro Russo del Pd, Nino Interdonato di Sicilia Futura, Cristina Cannistrà, Andrea Argento e Giuseppe Fusco del M5S, Francesco Pagano e Giandomenico La Fauci di Ora Messina, Paolo Mangano del Gruppo Misto, Giovanni Caruso di Bramanti Sindaco, Placido Bramanti della Lega e Salvatore Sorbello di Ora Sicilia), 3 contrari (Nello Pergolizzi, Serena Giannetto e Francesco Cipolla) e 4 astenuti (Rita La Paglia, Sebastiano Tamà e Nicoletta d’Angelo di Forza Italia, il presidente Claudio Cardile).
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