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Sicilia, tre positivi al coronavirus sull’ultimo volo Londra-Palermo

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Inizia a destare preoccupazione anche in Sicilia la nuova variante inglese del coronavirus. A far salire il livello di allerta, l’esito positivo di tre tamponi tra i 143 passeggeri e i 6 componenti dell’equipaggio del volo Ryanair proveniente da Londra e atterrato a Palermo domenica 20 dicembre. Per accertare se si tratti o meno della variante inglese del covid-19 bisognerà attendere ulteriori esami diagnostici.

Dopo lo stop ai voli provenienti dal Regno Unito imposto dal Ministro della Salute Roberto Speranza, nella serata di domenica 20 dicembre è atterrato a Palermo l’ultimo aereo – decollato prima dell’entrata in vigore del provvedimento – proveniente da Londra e diretto in Sicilia. Tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio sono stati sottoposti a tampone rapido e molecolare. Tre persone sono risultate positive al coronavirus. Gli altri sono stati messi in isolamento fiduciario di 14 giorni. Come da protocollo, le autorità sanitarie hanno acquisto l‘elenco di tutte le persone presenti sull’aereo, con l’obiettivo di monitorarle ed individuare eventuali nuovi casi.

Intanto, all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo proseguono i controlli sugli arrivi, così come al Fontanarossa di Catania e presso tutti i punti di accesso alla Sicilia, dalla Rada San Francesco a Messina al Porto di Milazzo.

A commentare l’andamento dei controlli, il commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa, che sottolinea «l’efficacia dei doppi controlli subito messa in atto dall’organizzazione sanitaria in aeroporto, che ci ha consentito in poche ore di individuare con certezza al tampone molecolare, 3 positivi e 2 dubbi. Oltre al volo proveniente da Londra – aggiunge Costa –, il lavoro è stato incessante e prosegue nell’interesse della collettività e di un sistema che in Sicilia sta fornendo un quadro chiaro su tutti i passeggeri in arrivo».

Ulteriori aggiornamenti sulla situazione dovrebbero arrivare nelle prossime ore, quando saranno pronti gli esiti degli esami diagnostici sulle tre persone positive provenienti da Londra e si saprà se il virus che hanno contratto sia o meno la cosiddetta “variante inglese”.

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