Ritardi con i tamponi e rifiuti accumulati in balcone in attesa che qualcuno passi a ritirarli: è questa la vicenda che vede coinvolta la signora Irene, cittadina di Messina positiva al coronavirus, che lo scorso 16 dicembre aveva segnalato disservizi da parte dell’ASP durante la diretta del sindaco Cateno De Luca dal cantiere del serbatoio Montesano. Diretta nel corso della quale il Primo Cittadino era andato su tutte le furie e aveva attaccato apertamente il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Paolo La Paglia.
Stamattina, dopo aver parlato con la diretta interessata, il Sindaco di Messina si è recato sotto casa sua per cercare di risolvere la questione (e trasmettere il tutto in diretta Facebook). Dopo aver reiterato le sue accuse nei confronti del Direttore Generale dell’ASP e aver invitato in città l’assessore alla Salute Ruggero Razza, Cateno De Luca ha raccontato la storia della signora Irene.
In poche parole, ha spiegato il Primo Cittadino su Facebook, una volta risultata positiva al coronavirus il 2 dicembre, la signora Irene ha dovuto fronteggiare, oltre alla malattia, diversi problemi da un punto di vista pratico. Uno di questi è stato quello del conferimento dei rifiuti.
Una piccola premessa, per comprendere meglio la questione. In pratica, su disposizione regionale, la spazzatura prodotta dalle persone positive al covid, in isolamento a casa, deve essere ritirata e smaltita dall’ASP, che, per gestire il servizio, può affidarsi a ditte specializzate. Non può quindi occuparsene la MessinaServizi Bene Comune.
Ora, da quando la signora Irene è risultata positiva al covid-19 non ha potuto conferire i rifiuti e dall’ASP non è stato mandato nessuno per il ritiro, nonostante le sollecitazioni. La signora Irene ha quindi iniziato ad accatastare la spazzatura in balcone, in attesa di una soluzione.
Non solo, ha aggiunto il sindaco Cateno De Luca: «L’ASP avrebbe dovuto stilare l‘elenco delle abitazioni in cui ci sono persone positive al covid e trasmetterlo alla ditta a cui ha affidato l’appalto per il ritiro dei rifiuti. Quest’elenco, però, è stato trasmesso alla ditta solo il 17 dicembre, vale a dire ieri».
La situazione si sarebbe sbloccata, spiega Cateno De Luca, solo a seguito della diretta Facebook di mercoledì, durante la quale il Primo Cittadino aveva letto pubblicamente la denuncia della donna. A quel punto, la signora Irene avrebbe ricevuto una chiamata dalla ditta – contattata dall’ASP – per concordare il ritiro dei rifiuti. Ritiro che comunque non è avvenuto, ha spiegato il Sindaco, per difficoltà con non meglio specificate “procedure”.
Ma com’è finita per la signora Irene? Durante la diretta di stamattina, l’assessore alla protezione civile Massimo Minutoli ha contattato la ditta che si occupa del ritiro dei rifiuti per l’ASP, che ha comunicato il suo imminente arrivo, entro un’ora. Nell’attesa, il sindaco Cateno De Luca è entrato nel condominio (con indosso tutti i dispositivi di sicurezza necessari, occhiali, guanti, tuta e mascherine) e ha lasciato dei contenitori per i rifiuti sul pianerottolo di casa della signora, in modo che lei potesse poi prenderli e riempirli. Contenitori che, comunque, non sarebbero bastati.
Dopo circa due ore d’attesa, l’operatore della ditta addetta alla raccolta dei rifiuti per le persone positive al covid a Messina è arrivato (sono le 11.38, ndr) e ha ritirato i sacchetti accatastati in balcone.
Questione “ASP di Messina”
Per quel che riguarda, invece, la gestione dell’emergenza coronavirus da parte dell’ASP, ricordiamo che, nella giornata di oggi, su disposizione del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – che ha accolto la richiesta del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Paolo La Paglia, – si dovrebbe insediare a Messina una commissione ispettiva che valuti l’operato dell’ASP. Contestualmente, l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha nominato un commissario all’emergenza covid per Messina, la dottoressa Furnari.
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