Coronavirus in Sicilia: prorogate le zone rosse di Cesarò e San Teodoro

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Prorogata fino al 23 novembre 2020 la “zona rossa” per i comuni di Cesarò e San Teodoro, in provincia di Messina. A disporlo è il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci con ordinanza del 15 novembre. Negli ultimi giorni sono diventate zone rosse in Sicilia a causa dei numerosi contagi da coronavirus anche Bronte e Misilmeri. I provvedimenti sono stati adottati d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza.

I due comuni del nebroideo, Cesarò e San Teodoro, sono diventati zona rossa lo scorso 8 novembre a causa dell’aumento di casi di covid. Il provvedimento varato dal Presidente della Regione prevedeva il rientro alla “normalità” per la giornata di oggi, ma l’andamento epidemiologico attuale non lo consente. Restano dunque in vigore tutte le misure restrittive adottate con la precedente ordinanza.

Da ieri sono zona rossa anche il comune di Bronte, in provincia di Catania, e quello di Misilmeri, in provincia di Palermo. In tutte e quattro le zone valgono le regole che abbiamo visto applicare settimane fa anche a Galati Mamertino: divieto di circolazione e di ingresso o uscita nel territorio comunale, stop alla didattica in presenza, smart working. Il tutto con le ormai note eccezioni delle comprovate esigenze di lavoro, necessità (come l’acquisto di beni alimentari e farmaci) e salute.

Consentito, in ogni caso, il transito in entrata e in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.

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