Dall’insediamento come Commissario per l’Emergenza Covid alla richiesta della zona rossa di Messina, passando per il contact tracing, i vaccini e il lavoro delle USCA, la dottoressa Maria Grazia Furnari ha tracciato il percorso seguito dall’ASP di Messina da dicembre a oggi. Un dato, positivo, la diminuzione del rapporto tra tamponi eseguiti ed esiti positivi, arrivato al 34% nel momento più buio e sceso oggi all’8%.
Oggi, il Commissario per l’Emergenza Covid di Messina, Maria Grazia Furnari, ha aperto le porte dell’Ufficio Straordinario per illustrare il lavoro svolto dal suo insediamento in città: «Quando sono arrivata – ha spiegato – ho trovato molta preoccupazione negli occhi dei miei collaboratori, perché erano stati investiti da un’ondata di contagi. Grazie all’arrivo di numerose forze abbiamo potuto mettere su un esercito contro il virus. Un mio collaboratore, lo ricordo sempre, mi dice “non dobbiamo giocare solo in difesa, dobbiamo anche attaccare”».
Sembrano quindi trarre un sospiro di sollievo, oggi, la dottoressa Furnari e i suoi collaboratori, nel guardare la curva dei contagi, finalmente in discesa, anche se – avverte – non è il momento di abbassare la guardia, «non è un liberi tutti». Dall’insediamento, avvenuto a dicembre, del Commissario, le “nottate” passate a lavorare sono state tante, finché sostanzialmente la situazione non si è stabilizzata.
Intervista al Commissario per l’emergenza Covid, dott.ssa Maria Grazia Furnari
Dalle Usca agli uffici, come si sta gestendo l’emergenza
Sotto la guida della dottoressa Furnari, sono nati diversi Uffici per contrastare e gestire le criticità emerse per la provincia di Messina soprattutto a partire dall’autunno 2020. È nata così una squadra formata da 68 amministrativi, 147 psicologi, 56 biologi, 13 assistenti sociali, 19 assistenti tecnici informatici, 12 tecnici della prevenzione, 13 educatori, 42 ingegneri e naturalmente da medici e infermieri dalle graduatorie regionali e nazionali.
Il primo passo è stato quello di creare un Ufficio Data Entry, composto da un team di giovani che si occupa di caricare i dati sulla piattaforma dell’ISS (Istituto Superiore della Sanità). Qualche numero, dal 22 dicembre 2020 a oggi, sono stati caricati circa 17mila tamponi positivi. Gli esiti comunicati, invece, dall’Ufficio Esiti – altro tallone d’Achille per la provincia di Messina al momento dell’insediamento del commissario – dal 30 dicembre 2020 sono stati 25.315 (11.670 positivi e 13.645 negativi).
Questi gli altri uffici creati: l’ufficio Rifiuti; il Supporto psicologico e Contact Tracing; Coordinamento USCA; Coordinamento Screening: Team Case di Riposo; Relazione con i Sindaci; Relazione con i M.M.G. e P.L.S. (medici e pediatri); Supporto Uffici Pubblici e Giudiziari; Ufficio stampa.
«L’8 gennaio – ha poi ricordato la dottoressa Furnari – ho dovuto scrivere alla regione per chiedere la zona rossa per Messina. È stato il periodo in cui la positività di tamponi sul totale di tamponi era circa del 34%. È scattato l’allarme. Guardano la curva oggi, si nota una discesa più rapida in provincia e un po’ più lenta in città, ma sempre significativa. A Messina siamo scesi a circa il 13%».
Particolare attenzione in questi mesi è stata dedicata alla cura – inteso come un “prendersi cura” – delle persone più fragili. Mentre il servizio dell’ASP di A.D.I. è stato esteso ai soggetti positivi al covid, è in corso la creazione di un “Team di assistenza ai fragili”, composto da un educatore, un assistente sociale, un assistente amministrativo, un operatore socio sanitario e uno psicologo. Nella stessa ottica, la creazione del Team Case di Riposo, che lavora anche durante i giorni festivi e non solo seguendo un calendario prestabilito. All’interno della squadra, che si occupa di monitorare e gestire i contagi nelle Rsa, c’è anche uno psicologo.
Tra le novità attivate più di recente, c’è una nuova rete informatica, già partita, a cui sono collegate le Usca, i laboratori di analisi, i medici di medicina generale. «Tutto è collegato in rete – ha sottolineato il Commissario Furnari –, quindi ci saranno meno rallentamenti».
Le scuole
Per le scuole, infine, è in corso di firma l’accordo con il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale per la gestione dei cluster negli istituti. Si tratta di un protocollo che prevede una serie di regole di prevenzione e controllo. Proprio sulla questione della didattica è intervenuto il dottore Crisicelli: «La scuola non produce covid, il covid entra a scuola. Penso che il 50% dei casi scolastici venga da personale esterno, Ata o docente, o dai genitori che lo trasmettono ai figli. I protocolli li abbiamo, ci consentono di chiudere le classi anziché le scuole». Se c’è qualche positivo in una classe, ha precisato, questa va in didattica a distanza, ma non si chiudono istituti interi a meno che non si tratti di un contagio esteso a più classi.
I vaccini per gli over 80
Proprio in questi giorni sono iniziate le prenotazioni per i vaccini anti-covid per la popolazione over 80 della Sicilia. «La piattaforma della Regione – ha sottolineato la dottoressa Furnari – sta funzionando benissimo, le prenotazioni sono rapide ed efficaci, con pochissime imperfezioni iniziali».
Il 20 febbraio 2021 partiranno le somministrazioni delle prime dosi, che si effettueranno nei presidi ospedalieri:
- IRCSS – Neurolesi;
- A.O. Papardo;
- A.O.U. Policlinico;
- Ospedale di Milazzo;
- Ospedale di Barcellona P.G.;
- Ospedale di Lipari;
- Ospedale di Patti;
- Ospedale di Sant’Agata di Militello;
- Ospedale di Mistretta;
- Ospedale di Taormina.
Il Covid a Messina e provincia: dati e grafici dell’Ufficio emergenza dell’ASP
Andando ai dati, ecco i grafici condivisi dall’Ufficio emergenza Covid di Messina per città e provincia:
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