Covid. De Luca attacca l’ASP e annuncia: «Zona rossa a Messina, oggi la richiesta»

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«Oggi parte la richiesta per istituire la zona rossa a Messina e vi spiego perché» a dirlo è il sindaco Cateno De Luca che, dopo la diretta di ieri sera, torna a parlare dalla sua pagina Facebook mostrando una nota inviatagli dal commissario per l’emergenza Covid-19, Maria Grazia Furnari e da Carmelo Crisicelli.

Nella serata di ieri il Primo Cittadino ha annunciato la volontà di mantenere le scuole chiuse fino al 31 gennaio (come aveva anticipato nelle ore precedenti) e di richiedere la zona rossa per Messina,  a fronte dell’aumento di casi e dell’impossibilità, ha affermato, di avere dati certi. A seguito della diretta Facebook in cui comunicava quanto riportato, il sindaco avrebbe poi ricevuto una nota firmata Furnari e Crisicelli in cui si chiariscono alcuni punti riguardanti l’andamento dell’epidemia coronavirus nella provincia e nella città dello Stretto.

Nella diretta di stamattina Cateno De Luca ha allora letto il documento arrivatogli: «“Nel periodo intercorrente tra il 22 dicembre 2020 e il 5 gennaio 2021 sono stati caricati sulla piattaforma 3.129 nuovi positivi riferiti al distretto di Messina recuperando il ritardo accumulato”. Questo significa – ha sottolineato il Sindaco – che erano talmente male organizzati all’ASP che non caricavano neanche i dati. Possiamo certificare che l’andamento epidemiologico della città di Messina è farlocco. Nel medesimo periodo “sono stati effettuati 6.794 tamponi molecolari. È evidente che dal numero dei nuovi positivi non può essere calcolata l’incidenza reale di positività al tampone molecolare, perché trattasi di soggetti rilevatisi positivi in data antecedente al periodo in esame e caricata a sistema successivamente”».

Dopodiché, il Sindaco di Messina ha letto parte di una relazione arrivata nella giornata di ieri: «“Gli ultimi 14 giorni hanno  visto il maggior numero di casi registrati nella provincia di Messina, con oltre 2.700 nuovi casi. Il tasso di incidenza medio in Sicilia nello stesso periodo è di 37,77 casi per ogni 10mila abitanti. La provincia di Messina presenta l’incidenza più alta, pari a 44,4 nuovi casi su ogni 10mila abitanti”. E non abbiamo i dati completi – ha commentato. “Nel Comune, nello stesso periodo sono rilevabili attualmente i 2.022 nuovi casi. Il Comune di Messina è il primo capoluogo di provincia per tasso di incidenza. In sintesi, la provincia di Messina ha registrato negli ultimi 14 giorni il rapporto di incidenza più alto della Sicilia con un trend in crescita progressivo in un picco al momento riconducibile alla fine del 2020. Il Comune di Messina ha contribuito in maniera preponderante a tale andamento”».

Questo, in sintesi, il succo di quanto emerso dalle due dirette Facebook del sindaco Cateno De Luca che adesso è sul piede di guerra ed è pronto a richiedere la zona rossa per Messina per tre settimane, a partire dal 12 gennaio («per darvi il tempo di organizzarvi») e ad istituire il “gabinetto di guerra”. La richiesta, a quanto pare, è quasi pronta, mancherebbero alcuni dettagli su cui starebbe lavorando in queste ore l’assessore Dafne Musolino. «Dalla prossima settimana a Messina si chiude tutto» ha concluso (anche se, l’istituzione della “zona rossa”, ricordiamo, dipende da Roma).

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