I gruppi consiliari di centro-destra Ora Messina e Ora Sicilia, tre esponenti del Partito Democratico e i consiglieri di Sicilia Futura non parteciperanno alla Seduta Straordinaria di Consiglio Comunale convocata per oggi alle 15.00 con all’ordine del giorno “Emergenza Covid-19” .
Pubblichiamo di seguito le loro motivazioni.
La nota di tre consiglieri del Partito Democratico
Questa la nota firmata da Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo, che spiega le motivazioni per cui hanno deciso di non partecipare alla Seduta.
«I Sottoscritti consiglieri comunali – scrivono – non parteciperanno alla seduta odierna del civico Consesso in quanto ritengono che la motivazione addotta per la sua convocazione sia assolutamente generica e priva dei requisiti dell’urgenza. Il Consiglio comunale, infatti, si è già riunito in più occasioni, anche informali, per affrontare il tema dell’emergenza Covid-19. Occasioni nelle quali, più d’una volta, il Sindaco e la sua Amministrazione non hanno sentito l’esigenza di partecipare e confrontarsi, preferendo, invece, le dirette su Facebook. Non essendovi oggi atti amministrativi urgenti non si ravvede, quindi, la necessità di convocare il Consiglio in seduta straordinaria e urgente».
«Siamo disponibili – proseguono –, da coprotagonisti istituzionali e non come pubblico silente ed applaudente a discutere di misure concrete per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, al netto di giochi di nervi e di guerre di responsabilità, che al momento non giovano a nessuno, al fine di dare effettivo sostegno ai cittadini, ai lavoratori e al mondo imprenditoriale ed economico che si trova sempre più in gravi difficoltà. Continueremo, in ogni caso, senza farci sedurre dal suono delle sirene del facile consenso, a chiedere con forza il rispetto della legge, soprattutto in tema di emanazione di ordinanze urgenti cittadine, nei limiti delle competenze sindacali, affinché non si pongano in contrasto con disposizioni regionali e nazionali, e non prestino il fianco a dannose possibili impugnazioni».
Ciò che auspicano, pertanto, è: «Che al più presto si possa apprendere quale sia il programma di interventi concreto che l’Amministrazione vorrà porre in essere per sostenere l’economia cittadina e la popolazione in difficoltà, in una seduta di Consiglio convocata per discutere di interventi specifici e non per trattare genericamente il tema dell’emergenza Covid-19, ancor più visto che la richiesta di consiglio odierno era più un (condivisibile) invito alla coesione ed alla collaborazione istituzionale, dal così generale e palese significato, da non richiedere certamente di essere discussa in un civico consesso convocato ad hoc».
«Non è chiedendo le dimissioni di Tizio o di Caio che si ferma il virus e si aiuta la cittadinanza – concludono i tre consiglieri del PD –. Riteniamo, quindi, che al netto delle evidenti responsabilità che possono essere attribuite all’A.S.P. di Messina e ai suoi vertici, che esistono e sono sotto gli occhi di tutti, quello attuale sia il momento della collaborazione istituzionale a tutti i livelli. Solo così di può tentare di uscire il prima possibile dall’attuale stato di crisi. Per questo motivo invitiamo il Sindaco a cambiare rotta e anche atteggiamento rispetto a quanto finora fatto e ad assumersi la responsabilità che i cittadini e il ruolo che riveste gli attribuiscono. Come hanno sempre fatto, i sottoscritti continueranno con altrettanto senso di responsabilità e rispetto dei ruoli istituzionali, a lavorare per la città, valutando, suggerendo e sostenendo tutte le scelte che verranno assunte nell’esclusivo interesse della cittadinanza messinese».
Ora Messina e Ora Sicilia
Questa la nota inviata dai consiglieri Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano di Ora Messina e Salvatore Sorbello e Benedetto Vaccarino di Ora Sicilia.
«Non abbiamo alcun interesse – scrivono – ad assistere all‘ennesimo show del sindaco e pertanto non presenzieremo all’odierna seduta del consiglio comunale, pur ribadendo la nostra totale disponibilità a qualsiasi tipo di reale collaborazione istituzionale, con il solo obiettivo di migliorare le condizioni sanitarie della città di Messina. Una decisione maturata dopo un’attenta riflessione e alla luce dell’ormai innegabile deriva personalistica che sta caratterizzando l’irresponsabile condotta del sindaco di fronte alla difficile situazione che la nostra città sta vivendo a causa della proliferazione dei contagi. Se verranno accertate le responsabilità dei vertici dell’Asp sulle criticità di gestione della pandemia, saremo i primi a chiedere che a queste responsabilità corrispondano immediate e non rinviabili conseguenze».
«Quanto al resto – proseguono – è bene sottolineare che il senso di una convocazione urgente e straordinaria del Consiglio per oggi pomeriggio è già stato vanificato dallo stesso sindaco, che ha comunicato la sostanza della sua nuova ordinanza nelle tante dirette social in cui si è speso nei giorni scorsi; bypassando, come di consueto, la possibilità di un confronto serio e proficuo con il consiglio comunale o quantomeno con i capigruppo. Lo stesso De Luca che lo scorso 10 gennaio era atteso (e non pervenuto) in consiglio comunale per discutere sulle eventuali modifiche o sulla revoca dell’ordinanza n°5, e che al confronto con i consiglieri, manco a dirlo, ha preferito l’ennesima diretta Facebook in cui aveva annunciato la revoca dell’ordinanza stessa. Lo stesso primo cittadino che, in precedenza, impedito dalla consueta e irrinunciabile esibizione social, ha disertato una riunione congiunta della III e della VII Commissione, alla quale peraltro erano presenti alcuni rappresentanti dell’Asp».
«Non consentiremo – sottolineano i consiglieri comunali – che il nostro ruolo venga ulteriormente calpestato da un primo cittadino che utilizza una situazione emergenziale per attirare i riflettori non sui temi che interessano la nostra comunità ma su forme di propaganda da bar, condite da vergognosa violenza verbale, insulti, accuse gravissime, ciclici annunci di dimissioni farlocche e costanti tentativi di manipolazione dei fatti. Nel giro di pochi giorni, in sequenza, il primo cittadino della tredicesima città d’Italia, come ama ricordare lo stesso, ha messo alla gogna social un commerciante, un nostro concittadino, sol perché aveva manifestato la sua insofferenza rispetto all’operato dell’amministrazione comunale; ha attaccato uno dei più autorevoli quotidiani locali, con improperi irripetibili. Fermiamo qui un elenco, potenzialmente lunghissimo, che potrebbe risultare noioso a chi è costretto a subire quotidianamente questa condotta che la città di Messina non merita, che i messinesi non meritano».
La nota di Sicilia Futura
Queste, infine, le motivazioni dei consiglieri di Sicilia Futura Nino Interdonato, Daria Rotolo e Piero la Tona.
«L’ argomento proposto – spiegano – è stato affrontato più volte in Consiglio e nelle Commissioni consiliari. Non pare agli scriventi che questa nuova convocazione poggi su atti amministrativi nuovi che meritino un dibattito. Le recenti iniziative del Sindaco, ordinanza n. 5 poi ritirata, hanno formato oggetto di una riunione informale del Consiglio in data 10 gennaio 2021 abbandonata dal Sindaco senza motivo, e di una riunione formale svoltasi in data 12.1.2021 disertata dal primo cittadino;.
«Questo gruppo consiliare – proseguono – ha scritto al Sindaco in data 11 gennaio 2021 (prot. n. 6068) ed in data 13 gennaio 2021 (prot. n. 9374), offrendo disponibilità a confrontarsi sulle tematiche in questione, per condividere e fornire suggerimenti al fine di migliorare l’ordinanza stessa, senza ottenere alcun riscontro. Tutto ciò premesso, con il massimo rispetto per i colleghi consiglieri richiedenti, questo gruppo consiliare non parteciperà alla detta seduta ritenendola tardiva e inutile in quanto non poggiante su alcun atto da discutere e/o deliberare. Al contempo ribadisce la propria disponibilità a confrontarsi con l’Amministrazione sugli eventuali provvedimenti da assumere qualora questa collaborazione dovesse essere richiesta».
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