Prezzi dei biglietti troppo alti per un servizio inefficiente: è questa, in soldoni, la denuncia di Cambiamo Messina dal Basso nei confronti del servizio Bus espletato, ormai da un mese, dalla nuova ATM Spa. Il movimento chiede conto e ragione al management e alla Giunta De Luca di tutta una serie di problematiche attribuite al nuovo piano di esercizio dell’Azienda.
Secondo Cmdb, l’aumento dei prezzi della nuova ATM Spa, spiegato dai vertici dell’Azienda in ragione di un adeguamento ai prezzi dei ticket del trasporto pubblico nelle altre città metropolitane, non sarebbe commisurato alla qualità del servizio: «Oltre a ritenere assurdo paragonare Messina – scrive –, città dal tessuto socio-economico molto fragile, ad altre realtà diverse sotto questo punto di vista come Bari o Firenze, rimaniamo esterrefatti di fronte al nuovo piano di esercizio estivo del gommato, assolutamente insufficiente per garantire alla cittadinanza, soprattutto a quella residente nei villaggi periferici a nord e a sud della città, un servizio minimo che possa consentire di spostarsi velocemente e senza particolari difficoltà dalla propria abitazione verso il centro cittadino e viceversa».
A fronte dell’aumento, in sostanza, secondo Cambiamo Messina dal Basso, non corrisponderebbe un servizio adeguato in grado di garantire le esigenze della popolazione. Per spiegare il proprio punto di vista, il movimento riporta tre esempi.
Piano bus ATM: cosa non funziona secondo Cambiamo Messina dal Basso
Per dimostrare la propria tesi, Cmdb riporta un paio di esempi: «Un abitante di Massa S. Lucia che vuole dirigersi in mattinata verso Messina – spiega – ha a disposizione le corse delle 6.25 e delle 8.45 prima di un buco di “appena” 4h 55’ dato che la successiva sarà alle 13.40, con un altro buco di 4 ore prima dell’ultima corsa giornaliera delle 17.40.
Spostandosi nella zona sud – prosegue – un cittadino di Pezzolo vede mediamente un tempo di attesa di oltre 2 ore fra una corsa e l’altra. Tutto questo senza considerare i bus che giornalmente restano in deposito per l’intera o per buona parte della giornata, rendendo ancora più difficoltosi gli spostamenti dei cittadini, costringendoli ad utilizzare la propria vettura privata o a rinunciare allo spostamento.
A titolo di esempio – aggiunge, infine, Cambiamo Messina dal Basso – la linea 11-13 Cumia è rimasta completamente scoperta nella giornata di domenica 12 luglio e parzialmente nella giornata di sabato 11 luglio, mentre sempre lo stesso sabato la linea 20/22 S. Licandro-Conca D’Oro è rimasta scoperta dalle 13.20 alle 20.15. E potremmo continuare con altri esempi».
«Di chi è la colpa dei disservizi?»
Fatte queste premesse, Cambiamo Messina dal Basso entra nel vivo della polemica e si chiede a chi vada attribuita la “colpa” dei problemi appena elencati: «Fino al 30 maggio scorso – scrivono dal movimento – tutti questi disservizi sono stati addebitati ad una presunta mala gestione passata di Cacciola e Foti e a debiti di cui ancora oggi non si ha una reale contezza. Ci chiediamo di chi siano adesso le colpe dato che ci troviamo di fronte alle stesse problematiche con la differenza che il servizio viene espletato da un’azienda nuova, senza debiti e gestita da un management scelto totalmente da questa Amministrazione».
«Auspichiamo – concludono – che oltre alle tariffe, anche il servizio offerto sia di rango metropolitano e non da paese di provincia così come è stato negli ultimi due anni».
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La nuova azienda e iniziata male soprattutto per la sera per i shuttle che partono da torre faro verso Giampilieri le corse che partono delle 19:20 19:40 20:00 che vanno direttamente in deposito non è giusto che la gente deve aspettare fino a quello delle 20:20 chiedo se si possano mettere una di queste 3 corse grazie