Lo scorso venerdì è tornata la Newsletter di Normanno.com e con lei è arrivato il recap della politica in vista delle elezioni amministrative che si terranno a Messina il 12 giugno 2022 (tra appena 26 giorni). Tra santini elettorali appena stampati, inaugurazioni, programmi e neo-assessori designati, facciamo il punto su cosa hanno fatto i candidati alla carica di Sindaco di Messina nelle ultime due settimane.
Innanzitutto. Dal 13 maggio è stato dato il via alla presentazione delle liste al Comune di Messina. I candidati hanno tempo fino al 18 maggio per chiudere tutto. Il quadro più chiaro, quindi, arriverà nei prossimi giorni (e sarà un tour de force, ve lo assicuriamo, perché al momento in questa città sembra ci siano più candidati che elettori – e dati i numeri dell’astensione degli ultimi anni, potrebbe anche non essere una battuta).
Ma a che punto sono i candidati alla carica di sindaco di Messina?
Federico Basile presenta il programma: «Messina protagonista»
Depositate le “n” liste a suo supporto – dovrebbero essere otto (più Prima l’Italia), ma potremmo aver perso il conto –, il candidato sindaco portato avanti dal dimissionario Cateno De Luca ha presentato il programma elettorale. Insieme a lui sul palco gli assessori designati, gli uscenti dell’Amministrazione De Luca, più la giovane imprenditrice Liana Cannata. Cosa prevede il programma? Oltre a portare avanti il lavoro iniziato dalla vecchia Giunta – come è stato ripetuto più volte nelle scorse settimane – la gestione delle risorse del PNRR, l’approvazione del piano di riequilibrio. Il documento programmatico è diviso in tre tomi – questa cosa non vi è nuova, vero? –, il primo dedicato alla Messina pre-De Luca, il secondo agli anni dell’Amministrazione De Luca, il terzo a come spendere le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per rendere Messina protagonista (anche qui, deja vu).
«Non è un programma propagandistico, ma di impegni» ha sottolineato Federico Basile.
Centrosinistra, Franco De Domenico illustra la Messina del futuro in 11 punti
Inaugurata ufficialmente la campagna elettorale con un evento al cinema Lux che ha visto impegnati in prima persona a sostegno del candidato sindaco Franco De Domenico i big del Pd: il segretario regionale Anthony Barbagallo, la deputata Debora Serracchiani e l’ex Ministro Francesco Boccia; anche il centrosinistra ha presentato il programma. I punti chiave? Sono 10, anzi 11 (ma 10 suonava meglio). Prevedono la riorganizzazione della macchina amministrativa, la trasformazione di Messina in una città smart, che offra servizi innovativi ai cittadini, un rafforzamento del decentramento per ridare spazio alle periferie, politiche per i giovani, un ritorno all’agricoltura come strumento di creazione di posti del lavoro (e tante altre cose che trovate meglio illustrate qui).
E gli assessori designati? Chiedono dagli spalti. Ancora non ci sono. Prima il programma, ha risposto il candidato sindaco interpellato sull’argomento. Idem per le liste, verranno presentate in seguito, anche se i nomi di molti candidati si sanno già. In un momento storico in cui – giusto o no che sia – la politica si fa più con i faccioni sui manifesti che con le idee, appare alquanto inusuale. Ma ormai il cerchio si stringe e supponiamo che a breve sarà fatto qualche nome anche sul fronte del centrosinistra. Intanto, però, sono stati comunicati i candidati presidenti delle sei circoscrizioni (tutti uomini).
Scossoni nel centrodestra, cos’è successo sul campo di Maurizio Croce
Niente programma, ancora, da parte di Maurizio Croce, nessuna presentazione ufficiale al momento, ma domenica 22 maggio si aprirà ufficialmente la campagna elettorale. Il candidato sindaco del centrodestra ha presentato i primi cinque assessori designati, cui si è aggiunto Roberto Cerreti, ex consigliere di AMAM che ha avuto non pochi scontri con Cateno De Luca. Anche qui, sono stati presentati i sei candidati alla presidenza delle Municipalità – anche qui, tutti uomini – e la lista di Forza Italia a sostegno di Croce.
Ma abbiamo parlato di scossoni, quindi andiamo al dunque. Dopo lo strappo di Nino Germanà che, insieme a Daniela Bruno ha portato il simbolino di Prima l’Italia (la Lega, ma con un altro nome, ndr) sui manifesti elettorali di Federico Basile; anche il presidente uscente della III Municipalità, eletto in quota Forza Italia, Lino Cucè, ha abbandonato la nave ed è passato a Sicilia Vera dopo aver scoperto – in diretta tv e dai giornali – di non essere stato ricandidato.
Altra novità rilevante, nel campo del centrodestra, la decisione di aprire una seconda sede del comitato elettorale di Maurizio Croce a Castanea, uno dei luoghi simbolo del Referendum scissionista per Montemare. L’inaugurazione è stata l’occasione per annunciare l’intenzione di creare un assessorato per le politiche di decentramento.
Gino Sturniolo e Salvatore Totaro
In tutto questo, però, il primo a mostrare il programma è stato l’ex consigliere comunale e candidato sindaco Gino Sturniolo, in occasione della presentazione della lista a suo supporto “Messina in Comune”. Cosa prevede? Un’attenzione particolare all’ambiente, con un “piano colline” e un “piano forestale”; la tutela delle spiagge; la cura degli animali; l’attenzione all’energia rinnovabile e alla mobilità urbana sostenibile. Infine, il secco “NO” al Ponte sullo Stretto. Sturniolo ha inoltre presentato quattro dei suoi assessori designati e incassato l’appoggio di Azione Civile con Antonio Ingroia.
Sul fronte di Futuro, Trasparenza e Libertà, movimento fondato dall’ex consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello, che porta avanti il nome del medico Salvatore Totaro come candidato sindaco di Messina c’è meno fermento, ma è iniziato il tour dei villaggi.
Se state leggendo questo articolo di lunedì è perché non siete iscritti alla Newsletter di Normanno.com, che esce ogni venerdì con tre notizie selezionate su Messina e tutti gli eventi del weekend (più, ogni due settimane, uno speciale sulle elezioni).
(833)