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Pallacanestro – Il ds Sindoni assicura: «Sarà una Upea da battaglia!»

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 PXL1870 706x482Tra le città rappresentate nella Serie A Beko Capo d’Orlando coi suoi circa 13.000 abitanti è di gran lunga la più piccola, ma la passione per la pallacanestro della comunità orlandina è tale da appianare le differenze con le altre grandi piazze. Eccolo svelato allora, il mistero, neanche tanto nascosto dell’Upea Capo d’Orlando, che da qualche giorno ha iniziato l’avventura nel massimo campionato nazionale e tramite il suo direttore sportivo Giuseppe Sindoni, il più giovane Ds della Lega, si trova già a confrontarsi con realtà più grosse nella costruzione del roster. Una chiacchierata con Peppe Sindoni, poi, non è mai banale…

Direttore, ottenuta l’ammissione in Serie A come cambiano gli obiettivi di mercato dell’Upea?

Beh non troppo… In questi due mesi in attesa di sapere quale campionato avremmo disputato, ovviamente guardavamo anche al mercato di Serie A, infatti, fino a giorno 1 agosto abbiamo sempre cercato giocatori buoni per entrambe le categorie.

Le grandi si sono mosse in anticipo, ma anche le altre squadre hanno già effettuato delle operazioni. Quali sono le difficoltà del fare mercato accanto a colossi quali Milano?

Beh, in realtà facciamo un mercato completamente diverso da loro, monitoriamo e cerchiamo giocatori totalmente differenti da quelli in orbita loro. Le difficoltà semmai arriveranno quando dovremo scendere in campo per affrontarli (sorride, ndr). Le nostre “rivali” nel mercato comunque non sono le grandi come Milano. Avevamo messo sott’occhio due giocatori che alla fine hanno firmato per altri due club in Italia, ma ciò è stato dovuto più che altro al ritardo che abbiamo maturato aspettando il ripescaggio. Adesso però possiamo sfruttare delle nuove occasioni a nostro vantaggio, le altre italiane hanno quasi già completato il loro mercato e i terribili accadimenti in Israele e Ucraina, due ottimi serbatoi per noi, potrebbero creare buone opportunità. Forse non sarà troppo pesante avere un po’ ritardo, magari così abbiamo acquisito maggior potere. 

Quale sarà la caratteristica dell’Upea che stai costruendo con coach Griccioli?

Una squadra da battaglia, da corsa, che dovrà fare del talento degli esterni e dell’atletismo dei lunghi le sue armi principali. Avremo bisogno dell’entusiasmo del nostro pubblico che sarà sicuramente un fattore in casa e abbiamo Giulio, il nostro coach che oltre a essere un grande allenatore, è uno dei migliori nel motivare e far rendere al meglio i giocatori a disposizione.

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