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Zona Franca Urbana. Scoglio: «Un’occasione per l’economia se sfruttata correttamente»

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scoglioIl riconoscimento di Zona Franca Urbana ottenuto da Messina potrebbe rappresentare un’ottima occasione di rilancio dell’economia e di riqualificazione urbanistica. Così pensa l’ex assessore Gianfranco Scoglio che rimarca, sin da subito, la necessità di coinvolgere direttamente le categorie produttive, professionali e sindacali della città, al fine della buona riuscita di un  progetto «che necessita anche di un cambiamento della tipologia produttiva».

Ecco le riflessioni di Scoglio:

«La nostra città è stata riconosciuta dal Ministero dell’Economia e dalla Regione, quale zona franca urbana.

L’importante riconoscimento non è solo onorifico ma comporta una dotazione di 15.927.414,71 euro da destinarsi ad agevolazioni fiscali per le piccole e medie imprese che operano, seppur non prevalentemente, nelle aree perimetrate e in particolare nell’ ambito compreso nel triangolo zona falcata-Tremestieri-Larderia.

Le agevolazioni , nei limiti indicati dal progetto, riguardano esenzioni dall’ imposta dei redditi, Irap, Iuc, contributi lavoratori.

Gli ambiti di intervento all’epoca della presentazione della proposta (2011-2012) tenevano conto di importanti progettazioni in corso di realizzazione quali il piano particolareggiato di recupero delle aree ex ferroviarie, la piattaforma logistica distributiva delle merci, il piano regolatore dell’ Asi e il piano particolareggiato delle ex zone Zir e Zis e la realizzazione, nel tempo, di nuove infrastrutture quali la via marina e il porticciolo o l’ammodernamento di quelle esistenti (Via Don Blasco).

L’obiettivo è quello di coniugare, seppur in tempi diversi, la riqualificazione urbana di vecchi opifici industriali dismessi e l’ insediamento di attività compatibili anche con il Piano Strategico Messina 2020.

È evidente che in un periodo di forte crisi economica, quale quello che stiamo vivendo, per la buona riuscita del progetto è necessario, da subito, il coinvolgimento delle categorie produttive, professionali e sindacali della città per fornire agli operatori quei necessari impegni dell’amministrazione a portare a compimento il processo di trasformazione delle aree e ciò mediante la stipula di accordi con l’ amministrazione.

Purtroppo il percorso scelto dall’attuale amministrazione è quello di non utilizzare questo importante strumento per concertare e indirizzare lo sviluppo dell’area ma di limitarsi a pubblicare un bando per l’attivazione delle domande online al Ministero.

Ciò comporterà una disorganica presentazione delle domande e nessun beneficio concreto alla città in quanto solo coinvolgendo le piccole e medie imprese in un progetto di respiro che necessita anche di un cambiamento della tipologia produttiva potrà fattivamente delinearsi un modello di sviluppo di filiera.

Con la presente, scevro da ogni intento critico nei confronti dell’Amministrazione,  la invito ad attivare con immediatezza un tavolo operativo attraverso Urban Lab e a chiarire agli operatori la reale volontà di portare a compimento le importanti progettazioni esistenti accompagnandole, secondo quanto previsto dal protocollo d’ intesa sottoscritto con il Presidente della Regione, a realizzazione attraverso le risorse del futuro Programma Operativo 2014/20.

È l’ultima occasione per dare una speranza al ceto medio e ai giovani di poter avere un futuro lavorativo nella nostra amata città».

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