Zona falcata: tutti d’accordo, pronti 30 mln ma se c’è piano regolatore. Crocetta: ” No a Messina con AP di Gioia Tauro”

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Per la riqualificazione della zona falcata, il governo regionale ha dato ampia disponibilità. All’incontro-dibattito organizzato oggi dall’Università di Messina c’era una folta rappresentanza di deputati regionali e nazionali. L’assessore regionale al territorio e Ambiente, Maurizio Croce, ha chiaramente detto che occorre un piano regolatore portuale perchè abbia inizio la tanto attesa riqualificazione.
Intanto, dal canto suo, il sindaco Accorinti, da più parti invitato a superare le passate tensioni con l’Autorità Portuale, si è detto ben disponibile a sotterrare l’ascia di guerra ed ha chiesto 10 giorni di tempo per presentare un piano che individui la destinazione d’uso dell’area. ” Esclusivamente un uso naturalistico – ha detto il sindaco- niente cementificazioni. Dobbiamo donare alle nuove generazioni il luogo più bello della città da vivere come spazi aperti, fruibili a tutti, cittadini e turisti, liberamente e a contatto con la natura”.

“Un’area per la cui riqualificazione sono già pronti 30 milioni di fondi Pac- ha detto il presidente della Regione, Crocetta, che ha definito Messina una tra le più belle città della Sicilia, oltre che tra le più importanti. E sull’importanza del ruolo, Il governatore ha mostrato chiara la sua contrarietà all’accorpamento di Messina all’Autorità portuale di Gioia Tauro, perchè si perde l’integrità della Sicilia. ” Se accorpamento doveva esserci – ha detto Crocetta- Messina doveva essere capofila, in quanto è una grande città, invece l’hanno fatta succursale di Gioia Tauro. Ho già manifestato al governo nazionale il mio dissenso scritto e, nonostante questo, l’accorpamento è avvenuto – ha proseguito -. Credo che il decreto sia anticostituzionale”.

Infine, Crocetta ha espresso anche preoccupazione che i nostri imprenditori non possano lavorare in una zona come quella di Gioia Tauro, fortemente controllata dalla ‘Ndrangheta”.

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