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Via Don Blasco. Interdonato: «Ritardi nella delocalizzazione delle attività produttive rischiano di frenare i lavori»

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don blascoIl consigliere del Partito Democratico alla Terza Circoscrizione, Santi Interdonato, interviene sulla questione della via Don Blasco. «Mentre il procedimento amministrativo per la realizzazione della “Strada di collegamento tra Viale Gazzi e approdo Ff.Ss. per Via Don Blasco” sembra stia andando avanti in maniera spedita per giungere il prima possibile all’indizione della relativa gara d’appalto — osserva Interdonato —, dopo l’importante passaggio romano della settimana scorsa, consistente nell’accordo di cessione in capo al Comune di una notevole porzione di area ferroviaria da parte di Rfi e Sistemi Urbani, si staglia all’orizzonte una problematica di genere diverso che potrebbe assumere connotati tali da porsi come fattore di rallentamento per la realizzazione dell’opera. Ci si trova di fatto in alto mare sul fronte delle azioni volte alla delocalizzazione delle attività produttive ricadenti nelle aree demaniali della stessa Via Don Blasco».

Per garantire la migliore prosecuzione delle attività produttive, le ditte dovranno trasferirsi in un’area destinata allo scopo a causa di revoca o scadenza del titolo concessorio.

«Le aree destinate a tale genere di insediamenti produttivi di carattere artigianale e industriale — prosegue il consigliere — sono individuabili in quelle site in località Larderia, facenti parte del polo di competenza dell’Irsap (Istituto Regionale per le attività Produttive-Ex Consorzio Asi), ente pubblico non economico sul quale la Regione esercita vigilanza, indirizzo controllo e tutela attraverso l’Assessorato Regionale delle Attività Produttive». Il problema, secondo Interdonato, è che la procedura per la materiale realizzazione di questo importante polo produttivo è ferma.

Tale procedure è strettamente connessa al programma Prusst “Messina per il duemila” (Programma di riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio), condotto dal responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Vito Leotta, in forza al Dipartimento Lavori Pubblici del Comune di Messina.

Nell’ambito del Prusst di Messina è stato previsto il “Piano Particolareggiato per gli insediamenti produttivi di Larderia”, dal quale dipende l’assegnazione dei lotti produttivi agli operatori appartenenti allo stesso programma Prusst, secondo quanto previsto dagli accordi intercorsi in seno al comitato formato dal Comune di Messina e dall’Asi di Messina (oggi Irsap).

L’ultima variante del piano particolareggiato di Larderia — ricorda Interdonato — è stata trasmessa all’Irsap con nota del 14 gennaio scorso con il contestuale invito a dare definitiva attuazione allo stesso attraverso la procedura di approvazione in virtù del protocollo di intesa siglato l’11 ottobre 2010 tra Comune e Asi.

Con la medesima nota il rup, l’ingegnere Vito Leotta e il dirigente dell’Dipartimento Lavori Pubblici, l’ingegnere Antonio Amato — nel confermare la notevole importanza strategica dell’intervento volto al conseguimento delle finalità del programma Prusst e alla delocalizzazione delle imprese regolarmente insediate nelle aree demaniali di Via Don Blasco, nelle future aree di espansione di Larderia —, invitavano esplicitamente l’Irsap a procedere all’adozione della variante del Piano di Insediamento “al fine di stabilire le norme di salvaguardia necessarie alla maggiore tutela urbanistica e ambientale dei luoghi e al mantenimento degli impegni presi con gli operatori economici interessati”.

Sarebbe questo il primo passaggio da compiersi in attesa del completamento della procedura di approvazione dello stesso piano particolareggiato.

Interdonato osserva come l’approvazione della variante e dell’intero piano particolareggiato siano atti indispensabili per poter riuscire a reperire i finanziamenti utili all’effettiva realizzazione dell’intero insediamento produttivo di Larderia, dove di fatto oggi non può essere destinata alcuna attività produttiva. Non esistono, infatti, strade di collegamento tra i lotti, né sottoservizi e opere di urbanizzazione in genere. Non sono state attivate procedure di esporopriazione.

Per tale ragione il consigliere circoscrizionale sollecita tutti i soggetti amministrativi, a vario titolo competenti, e l’Irsap affinché venga dato il necessario impulso al procedimento amministrativo.

«Il complessivo ritardo — conclude Interdonato — potrebbe costituire un vulnus per tutte quelle attività produttive che, essendo insediate nelle aree demaniali di Via Don Blasco dovranno essere delocalizzate per consentire la realizzazione dei lavori della strada di collegamento».

Data l’evidente importanza strategica della questione, il consigliere Interdonato si rivolge anche all’assessore regionale alle attività produttive, Linda Vancheri, e all’assessore regionale alle infrastrutture, Antonino Bartolotta, affinché vigilino sull’operato degli enti competenti e si adoperino, in ogni modo, per supportare il proseguimento dell’iter procedurale.

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