Luigi Sturniolo

Tre nuovi Esperti per il sindaco ma per il consigliere Sturniolo “serve competenza”

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Luigi SturnioloIl sindaco Accorinti nomina su determina tre Esperti a titolo gratuito ma dal suo gruppo c’è un nome che non viene gradito. Accorinti ha indicato Antonino Anastasi Esperto per la consulenza nelle Politiche di Promozione e Tutela della Salute e Sanità Pubblica; Giovanni Molonia, già Esperto con l’ex sindaco Buzzanca, nelle attività della Biblioteca comunale e di riordino e catalogazione dei fondi archivisti e documentali conservati nell’Archivio storico comunale e il giornalista della “Gazzetta del Sud”, Marcello Mento, per le Politiche d’Intervento Rei e Patrimonio Immateriale.

Il consigliere comunale di Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo, che di professione fa proprio il Bibliotecario, critica la nomina di Molonia indirizzando una nota pubblica al primo cittadino:
“I bibliotecari sanno bene che è loro destino non vedere riconosciuta la propria professionalità. E’ come se si trattasse di una specialità minore, quella di bibliotecario. Tale che trattare di biblioteche significa per tanti, fondamentalmente, dare in lettura i libri, far compilare qualche modulo e organizzare la giusta difesa del patrimonio dal taccheggio. Non è mistero che questa è la considerazione che per anni tanto mondo accademico ha avuto di queste strane figure che ieri si aggiravano tra schede e palchetti e oggi aggiungono al costante contatto con la polvere, che si deposita sempre più inesorabile su libri sempre meno spolverati a causa dei tagli alla cultura, sempre maggiori frequentazioni di opac e progetti di digitalizzazione. Così, può apparire cosa normale che a ricoprire il ruolo di consulente per le attività della Biblioteca Comunale non venga chiamato un bibliotecario. Eppure era questa la scelta che andava fatta. Scegliere un bibliotecario, un esperto di biblioteche che ne conoscesse tutti gli aspetti e che fosse aggiornato sullo stato dell’arte nel mondo della gestione delle biblioteche: dalle politiche delle acquisizioni a quelle della gestione dei cataloghi informatizzati, dalle banche dati alla ricerca dei finanziamenti, dalle relazioni col territorio e le reti di biblioteche alle novità nel campo della catalogazione e delle indicizzazioni. C’era bisogno di una novità, insomma. Che rappresentasse un cambio di passo, una discontinuità, una innovazione. Dico queste cose prima di tutto perché sono un bibliotecario e vado orgoglioso della mia professione, della quale conosco le molte difficoltà e le poche soddisfazioni. Lo dico pubblicamente perché ho già espresso il mio punto di vista, che adesso ritengo giusto rendere pubblico, a Renato Accorinti e Sergio Todesco. Lo dico, infine, senza alcuna riserva nei confronti una persona che ho imparato ad apprezzare come Giovanni Molonia”.

 

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