Tiano (FND):”Politica inquinata.Non ci affideremo a un Padrino”

Pubblicato il alle

4' min di lettura

Franco Tiano, portavoce di Federazione Nuova Destra, attraverso una nota comunica la non adesione del movimento che rappresenta a qualunque coalizione politica elettorale miri al sistema delle trasformazioni. Ecco cosa scrive Tiano:

Oggi in politica i termini più ricorrenti sono crisi e sfiducia.
Due facce della stessa medaglia, due modi per comunicare alla gente la grave situazione in cui versa la società e la politica.

Nessuno è disposto a fare un passo indietro, cedere una parte del proprio orticello, fare spazio a chi è capace, stravolgere il sistema assistenziale e pedalare dalla parte del bene comune e della legalità.

A farne le spese sono sempre i giovani, le future generazioni, che si vedono, loro malgrado, recapitare debiti da assolvere per il resto della loro vita e, se dovesse continuare con questa politica, anche della vita dei loro figli.

Chi spera in quella normalità che, ad esempio, gli deve indicare la strada per trovare un occupazione o ottenere assistenza nel momento del bisogno è certamente nella direzione sbagliata. La normalità, ormai da tempo, si deve cercare altrove.

I cittadini che attendono i concorsi, si affidano totalmente alla giustizia, si scrivono nelle liste della disoccupazione, si comportano in modo civile e scrupoloso, in coerenza con le regole, non troveranno mai, in questo luogo dimenticato e corrotto, conforto da parte della politica e di chi amministra.

L’unica vera risorsa, anche se marginale e precaria, è l’affidarsi totalmente ad un padrino, un soggetto di potere economico e politico, un distributore di caramelle o pillole della sopravvivenza. Un vergognoso acchiappa dignità in cambio di una schiavitù che logora anche i soggetti ferrosi ed un tempo indistruttibili.

Questa strada politica, indicata dai migliori padrini, per ottenere le leccornie, continua a tenere banco e trova fertile terreno in quei partiti che sono stati maggiormente colpiti dalla ventata rivoluzionaria del momento e che non hanno voluto spalancare le porte alle nuove e giovani classi dirigenti.

Un quadro allarmante e senza dubbio sconcertante per Messina e per quei cittadini che hanno inteso voltare pagina, raccogliendo quel briciolo di dignità che gli è rimasto e sbattendo la porta in faccia al sistema.

Noi della Federazione Nuova Destra, malgrado la possibilità che si presenta di poterci tuffare in una lieta ventata di numeri, provenienti dal PD e confluiti in Forza Italia, decliniamo ogni invito futuro a forme di coalizione politica elettorale, con chi ha avvantaggiato questo ingeneroso sistema politico delle trasformazioni ed ha condiviso la scelta di aprire le porte a chi si serve di un sistema assistenziale, sottomettendo i cittadini a scelte di parte e limitando la libertà d’opinione, riconducendola all’effimera ricerca di un tornaconto personale.

A questa visione del raggiungimento del potere politico attraverso la concretezza economica o scambio tra le parti, interponiamo una trasparente ed onesta ricerca del consenso attraverso una visione collegiale ed attenta degli interessi comuni.

La politica è inquinata, non rappresenta un servizio alla collettività e da un cattivo esempio ai nostri giovani, che emulano i padrini o scappano da essa. Questo dato è evidente nella percentuale di assenteismo alle urne, che ha raggiunto percentuali che superano il 50% dei votanti.

Una politica onesta e coerente sarebbe pertanto quella di ritornare alle urne e ridare al popolo la possibilità di scelta dei propri rappresentanti, sia di governo che di opposizione, abrogando ogni forma di inciucio e di tradimento post elettorale.

Ovviamente questo non lo possiamo pretendere da chi ha dimostrato di essere intellettualmente disonesto, come Renzi, che si è insediato senza nemmeno passare attraverso le urne o Crocetta, che ha dimostrato di far prevalere l’arroganza e l’inconcludenza, ma lo possiamo auspicare da Renato Accorinti, che si è presentato ai cittadini come persona perbene ed onesta, con un programma rivoluzionario e svincolato da logiche di parte e di colori e si ritrova invece solo, sostenuto da quelli che c’erano prima e da una cordata di pierini interessati soltanto alle prebende, come si è potuto evincere dalla sostanziosa inchiesta sui gettoni di presenza.

Chiediamo, pertanto, un atto di coerenza e di rispetto degli elettori: dimettetevi tutti o sfiduciate, si torni a votare”.

(148)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.