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Tenda piazza Pugliatti. Vento dello Stretto: “Accorinti getta la maschera”

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Rompe il silenzio il Movimento “Vento dello Stretto” che dal primo sgombero coattivo della ormai famosissima tenda di Piazza Pugliatti fino ad ora,  “è volutamente rimasto in rigoroso silenzio, e non ha inteso assumere alcuna ulteriore posizione pubblica, con lo specifico obiettivo di non alimentare le già numerose polemiche e nonostante una sconcertante escalation di attacchi, per ampi tratti aventi addirittura carattere minatorio e/o diffamatorio, provenienti tutti da una ben individuata parte della società messinese e indirizzati al gruppo dirigente del Movimento e, in modo particolare, al proprio rappresentante in Consiglio comunale, Piero Adamo”.

“Il silenzio sull’argomento – precisa il presidente del Movimento, Ferdinando Croce -, proseguirà anche dopo l’inoltro del presente comunicato stampa, semplicemente perché si ritiene che con la manifestazione odierna, e con la presa di posizione assunta (finalmente) da parte del Sindaco di Messina e, con lui, dell’intera Giunta Municipale, si sia raggiunto il risultato di fare emergere con chiarezza le reali posizioni di tutti gli attori di questa “triste” vicenda”.

“L’interrogativo che da giorni, ormai, l’intera cittadinanza messinese si poneva, e cioè “ma il Sindaco che ne pensa?”, ha finalmente trovato risposta, e la risposta è che il Sindaco di Messina la pensa come i “pinellini” e si schiera inequivocabilmente dalla loro parte – osserva Croce -. La colpa di tutto questo trambusto, riferisce il Primo cittadino nell’intervista a un’emittente locale, è esclusivamente di “quella parola di troppo sul T.S.O., pronunciata da qualcun altro che sta nelle Istituzioni, nei confronti di una persona povera” (vera e propria mistificazione della realtà, facilmente smascherabile con le note, scritte e protocollate da Piero Adamo nel corso dell’ultima settimana, con le chiacchierate svolte sulla questione tra Piero e Renato e con il resoconto sommario del Consiglio comunale di lunedì 31 agosto u.s., in corso di approvazione e che si allega in stralcio). Il Sindaco, in altre parole, – spiega il Presidente di Vento dello Stretto – ha preferito dire che avremmo suggerito il rimedio del T.S.O. nei confronti dei poveri: una sciocchezza che si commenta da sola”.

Continua Croce: “Quanto al ripristino della “normalità” all’interno dell’aiuola, afferma ancora il Sindaco, occorre che ci si prenda tutto il tempo necessario, per consentire un processo dolce e graduale. Con buona pace peraltro delle esigenze della Signora, di cui già non si parla più, della quale non si conosce l’identità né gli effettivi bisogni (quel che in primis, al netto, si ribadisce, delle mistificazioni, avevamo chiesto di far verificare ai servizi sociali del Comune), né tantomeno dove sia migrata”.

“Renato Accorinti – denuncia “Vento dello Stretto” – getta definitivamente la maschera, e rinuncia al ruolo, determinante per la sua vittoria elettorale, di pacificatore intergenerazionale, interclassista e “trasversale”, tradendo la promessa, che aveva rivolto a tutti i messinesi, in base alla quale questo ruolo avrebbe caratterizzato l’intero suo mandato amministrativo”.

“Renato – continua Croce – torna infatti a schierarsi ufficialmente dalla parte della frangia più radicale dei suoi sostenitori, così probabilmente determinando il ricompattamento di tutto il fronte accorintiano, e tuttavia al tempo stesso perdendo irreparabilmente il sostegno di tante, tantissime energie cittadine che lo avevano entusiasticamente sostenuto. In definitiva, Renato torna ad essere espressione di una minoranza”.

“Prendiamo atto di tutto ciò. Ci saranno tempi e modi – si augura il Movimento -, su fronti più squisitamente politici, per affrontare questi aspetti. Al “Vento dello Stretto” resta l’amaro merito di aver posto all’attenzione dell’intera Comunità messinese alcuni importanti problemi sociali ad oggi lasciati irrisolti da questa Amministrazione: quello di un’adeguata assistenza sociale, quello del decoro urbano, quello, ancora una volta, del rapporto fra beni comuni e 2anarchia”.

“Soprattutto, al “Vento dello Stretto” – precisa – resteranno i numerosi attestati di stima e di solidarietà che in queste ore giungono da parte di tanti liberi cittadini messinesi, ai quali semplicemente diciamo: grazie, impegniamoci tutti a stemperare i toni e andiamo avanti”.

“Continueremo, come facciamo ormai da quasi vent’anni, a svolgere la nostra incessante azione di pungolo e di proposta, esclusivamente per il bene di Messina. Sperando – precisa – che tutti gli attivisti di questa città, di qualunque “colore” essi siano, possano continuare a fare politica liberi da condizionamenti di sorta e senza essere ingiustamente accusati (come è successo al nostro Movimento) addirittura di estremismi, e ad esercitare quel che paradossalmente gli stessi pinellini con tanta foga rivendicano: la libertà di espressione”.

“Infine – scrive Croce -, un pensiero ai rappresentanti della Polizia Municipale, Corpo che ci pare drammaticamente sempre più in balia di un conflitto tutto interno a Palazzo Zanca, e a quelli del mondo dell’informazione, anch’essi, di fatto, accusati semplicemente di fare il loro mestiere”.

“Chiudiamo la polemica – conclude il Presidente – ed andiamo avanti, c’è una Città che ha bisogno di essere amministrata”.

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