Il decentramento amministrativo a Messina diventa realtà. E’ dello scorso 23 aprile, infatti, la delibera della Giunta comunale di Messina, che stabilisce che le sei Circoscrizioni cittadine avranno un bilancio da gestire, oltre a un rappresentante nell’esecutivo municipale.
Una unicità a livello nazionale, che, per una volta, potrebbe rendere Messina esempio positivo.
Il provvedimento, siglato con parere favorevole dalla dirigente Letteria Santa Pollicino, arriva a distanza di 10 anni dal regolamento approvato in Consiglio comunale il 9 marzo 2005. Si dà mandato all’assessore alle Politiche finanziarie, Guido Signorino, di valutare la possibilità di istituire nel documento economico di previsione 2015 dell’ente e in quelli successivi “un capitolo di bilancio per ciascuna circoscrizione per spese relative a servizi e un capitolo per ciascuna per spese relative a lavori”. Una scelta che parte anche da una delibera di Giunta dell’agosto del 2011, che prescrive già di destinare alle Circoscrizioni una quota esclusiva del 30% degli stanziamenti di ciascun bilancio di previsione e che, fino ad ora, era rimasta fino ad ora inevasa.
Queste risorse sarebbero destinate alle priorità, come la manutenzione stradale, la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, la manutenzione degli impianti fognari, la manutenzione degli impianti sportivi, l’installazione e manutenzione segnaletica, l’arredo urbano e la manutenzione di giardini e aree a verde, la toponomastica.
La delibera dello scorso 23 aprile prevede una rimodulazione complessiva del cosiddetto decentramento amministrativo, imponendo ai dirigenti municipali di informare preventivamente su tutti gli atti dell’Amministrazione “che hanno ricaduta sul territorio”. Sempre i dirigenti nomineranno, fra i dipendenti con competenze tecniche di ciascuna struttura interessata, un referente per i rapporti con i Quartieri. Tre dipendenti tecnici, uno ogni due Circoscrizioni, dovranno assicurare assistenza e consulenza, per redigere progetti e perizie nell’ambito dei programmi annuali, predisporre gli atti tecnico-amministrativi per gli affidamenti dei lavori, effettuare controlli e verifiche sulle strutture di pertinenza, relazionare sullo stato delle stesse strutture e sugli interventi che si reputano necessari.
Il presidente del Consiglio di Quartiere, o il suo vice, o un delegato potranno partecipare alle riunioni di Giunta, con potere consultivo sui provvedimenti, i piani di sviluppo, le linee guida politiche e amministrative e tutti gli altri atti che abbiano ricaduta sul territorio di competenza. I documenti programmatici comunali attinenti sempre alle materie di competenza delle Circoscrizioni, infine, dovranno essere redatti previa consultazione delle relative assemblee. Le stesse saranno sentite prima della stesura dei bilanci annuali e pluriennali e le loro istanze saranno tenute in considerazione, “a prescindere dal successivo parere”.
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