consiglio comunale sul bilancio di previsione

Si torna in Aula per il bilancio di previsione: da sciogliere il nodo della scuola di Mili San Pietro

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Ancora da chiudere la partita del bilancio di previsione 2022/2024 in Consiglio Comunale: in sospeso, principalmente, la questione delle risorse per la scuola elementare di Mili San Pietro, appesa al parere negativo degli uffici. La proposta è quella di destinare alla ristrutturazione dell’istituto, colpito da un incendio nel 2016, 600mila euro, ed è portata avanti dal consigliere Paolo Mangano.

Approdato in Consiglio Comunale il 12 aprile 2022, il bilancio di previsione è sul punto di essere votato. Mancano solo 3 dei 43 emendamenti presentati alla delibera, e tutti e tre dovrebbero trovare risposta nelle prossime ore. I lavori d’Aula, dopo l’aggiornamento di ieri, riprenderanno oggi alle 10.30. A sciogliere la questione della scuola elementare di Mili San Pietro dovrebbe essere il dirigente Antonio Cardia. È stato lui, infatti, a richiede le somme che il consigliere Paolo Mangano vorrebbe – in parte – utilizzare per il plesso della zona Sud.

Facciamo un passo indietro. La scuola primaria di Mili San Pietro è stata oggetto di un incendio nel 2016 e da allora gli alunni della scuola dell’infanzia e delle elementari sono stati spostati in altri istituti. Da circa tre anni, si sta cercando di trovare le risorse per restituire la struttura alle famiglie della zona. A farsene promotori, negli scorsi anni, i consiglieri del Movimento 5 Stelle, tra cui figurava allora anche Paolo Mangano, uscito dal gruppo nell’agosto del 2021.

Le risorse per la scuola di Mili San Pietro

Oggi il consigliere Paolo Mangano chiede, attraverso un subemendamento all’emendamento n. 37, di utilizzare 600mila euro delle somme di bilancio del 2022 per la ristrutturazione della scuola. Si tratta, però, di somme che gli uffici – nello specifico il dirigente Cardia – avevano deciso di utilizzare per interventi di manutenzione dei cimiteri comunali. Gli uffici hanno dato parere contrario all’emendamento – ma, sottolinea il presidente del Consiglio Comunale a inizio Seduta, con «una motivazione scarna –, sulla base del fatto che queste risorse sarebbero già “occupate”. Secondo il Ragioniere Generale, Antonino Cama, «si tratta di risorse già destinate a progetti, si presume, esecutivi». Di conseguenza, a un livello di avanzamento tale per cui non è possibile distoglierli. Per averne la certezza e capire se effettivamente sia possibile destinare questi 600mila euro alla scuola di Mili San Pietro si attende però una risposta dall’ingegnere Cardia, invitato domani in Consiglio.

Per il consigliere Paolo Mangano, in ogni caso, la decisione su come spendere questi 600mila euro non spetta agli uffici, ma al Consiglio: «La questione – chi ha spiegato – la seguiamo da più di tre anni. Sulla progettazione si erano riscontrati diversi problemi, di carattere tecnico, di messa in sicurezza del versante, di dissesto idrogeologico. Abbiamo chiesto a un ingegnere di valutare la questione e redigere una relazione tecnica, in base alla quale è emerso che servono circa 590mila euro. Abbiamo partecipato come Comune a diversi bandi, come quello dell’8 per mille, che però non è andato a buon fine. Intervengo adesso con questo emendamento perché la scelta di risolvere il problema deve essere politica. Intervengo in un capitolo libero, che non aveva vincoli. Non si spostano gli equilibri di bilancio e, a mio avviso, il parere doveva essere favorevole. La scelta politica deve rimanere in capo al Consiglio. Problemi tecnici non ne sono stati evidenziati. Attendiamo domani il responso dell’ingegnere Cardia».

La richiesta, ha specificato Mangano in Consiglio, non riguarda l’intero ammontare delle risorse destinate ai cimiteri, ma solo quelle riguardanti interventi di natura ornamentale. Resterebbero “salve” quelle destinate alla sistemazione di loculi e salme.

Il punto di vista dei residenti: «Innumerevoli disagi per circa 50 famiglie»

A spiegarci la questione dal punto di vista degli abitanti è Sebastiano Busà del CTG (Centro turistico giovanile) di Mili San Pietro. Il plesso che ospitava sia i bambini della scuola dell’infanzia che quelli della primaria, è stato vittima di un incendio nel 2016 ed è a tutt’oggi inagibile.

«Questo – sottolinea – crea innumerevoli disagi a circa 50 famiglie. La scuola primaria è stata spostata provvisoriamente a Larderia inferiore, però molti genitori hanno portato i figli a Mili Marina e Tremestieri. C’è lo scuolabus, sì, ma è un disagio grave. La scuola per l’infanzia è ospitata nei locali della Canonica e ha bisogno di essere trasformata in statale perché dall’anno prossimo andrà in pensione l’unica maestra e chiuderà senza locali nuovi. Abbiamo proposto da tempo di ristrutturare il plesso perché serva sia alla scuola dell’infanzia che alla primaria. L’abbiamo proposto anche all’Amministrazione precedente. Non si è fatto nulla. Si è intervenuto per altri villaggi, ma per la nostra scuola non c’è nulla. La primaria rischia di chiudere già da settembre perché si sta prosciugando. Se non si recuperano questi fondi adesso viene chiusa. Stiamo parlando di periferie, che vanno tutelate».

La preoccupazione, in sostanza, è che se non saranno stanziati i fondi la scuola venga chiusa e, con la chiusura molti genitori si ritroveranno a dover portare i figli altrove, con un conseguente impoverimento e spopolamento del villaggio. 

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