Sfiducia, Barrile:” Nessun attacco alla democrazia, la mozione è prevista dalla legge”

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Consideriamo la sfiducia un grave attacco alla democrazia e uno stravolgimento della volontà espressa dagli elettori: riteniamo che ogni Amministrazione abbia il diritto e il dovere di portare a termine il proprio mandato e di essere sconfessata o riconfermata solo dal popolo nelle urne“. Questa  frase è parte di una nota  di “Cambiamo Messina dal basso”, inviata alla Stampa dopo la mozione di sfiducia  firmata da 17 consiglieri comunali. Ma questa frase, in particolare, non tiene conto del fatto che anche la  mozione di sfiducia è un Istituto previsto dall’Ordinamento e disciplinato dalla Costituzione.

L’ affermazione in questione,  è quella che, più di tutte, non è andata giù alla presidente del civico consesso, Emilia Barrile, tra i firmatari del documento. All’affondo di “Cambiamo Messina dal basso”  Barrile, da noi intervistata, risponde a tono: ” Gli accorintiani difendono  la democrazia  a modo loro- dice Barrile- perchè se da un lato è vero che il ‘sistema’ afferma che c’è un Sindaco eletto dai cittadini, è pur vero che lo stesso ‘sistema’ dà la possibilità ai consiglieri, altrettanto eletti dai cittadini, di sfiduciare l’Amministrazione, qualora ce ne siano le condizioni”.

Barrile si sofferma poi sulla questione relativa all’iter da seguire entro i tempi previsti, perchè il documento possa approdare in Aula ed essere discusso: ” Il direttore generale Le Donne – spiega la Presidente- mi ha assicurato che l’iter procedurale è già partito ieri. Entro 10 giorni al massimo verrà stabilita la data in cui l’atto sarà portato in Aula, e comunque tutto si svolgerà nei 30 giorni previsti”.

Ma la sfiducia alla fine verrà approvata? La mozione è stata firmata da 17 consiglieri, ma perchè passi, di voti ne servono 27:”La mia sensazione è che i numeri ci siano- commenta Emilia Barrile- e che la sfiducia possa essere approvata”.

Ma tornando a chi di sfiducia non ne vuol proprio sentire parlare, i sostenitori di Accorinti,  sui social,  hanno annunciato una manifestazione di protesta, prevista per il 28 gennaio. Sono ‘volate’ parole grosse tra i commentatori di Facebook, alcuni dei quali avrebbero minacciato di “prendere a botte” gli artefici della possibile fine dell’era Accorinti.

“Ognuno è libero di manifestare come vuole- ha detto la presidente del Consiglio comunale- ma noi non ci facciamo intimorire da nessuno e non accettiamo minacce. E’ pur vero- sdrammatizza Barrile- che i commenti sui social lasciano il tempo che trovano, ma se dovesse accadere qualcosa, i responsabili ne risponderanno alle autorità competenti”.

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  1. Sarei contento, così si cambia un consiglio comunale sotto inchiesta

  2. Si faccia avanti qualcuno sicuramente onesto e……. si presenti: cosa fa nella vita , cosa ha e, se ha, faccia sapere come l’ha avuto, faccia conoscere i suoi amici e le competenze che potrebbe spendere nell’amministrare Messina, città meravigliosa calpestata ed umiliata! I messinesi saranno felici di votarlo! Momentaneamente il latrocinio sembra in stand-by ……e non è certo cosa da poco!
    ( e..preghiamo il Padre Eterno che non salti fuori qualche porcheria!)

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