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Servizi sociali. Presentato un disegno di legge all’Ars dal M5S

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palazzonormanniIl Portavoce del M5S all’Ars Stefano Zito, componente della commissione sanità, ha depositato, ieri, il Disegno di Legge “Principi generali del sistema integrato di interventi e servizi psico-socio-sanitari”, volto a recepire nel territorio della regione Sicilia la Legge quadro 328/2000, finalizzata a promuovere interventi sociali, assistenziali e socio-sanitari che garantiscano un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà. 

Il ddl è stato redatto dal Meetup Messina in MoVimento, in collaborazione con il Meetup di Palermo. La necessità di compier tale passo è nata in campagna elettorale, il Movimento cinque stelle, in quall’occasione, ha dato ascolto alla voce di assistenti sociali e operatori del settore, ai sindacati e agli assistiti, e ha avvertito la pressante necessità di intervenire.

«Il nostro intento — scrivono in una nota — è quello di colmare una carenza legislativa in materia di servizi di assistenza psico-socio-sanitaria nella nostra Regione non più accettabile, dato che a distanza di tredici anni dall’entrata in vigore della L. 328, sul territorio regionale, ma soprattutto nella provincia di Messina, sono davvero pochi i progetti promossi nell’ambito di attuazione della predetta legge. Il nostro obiettivo prioritario è quindi quello di riuscire a sbloccare i cospicui fondi già stanziati e fermi da anni presso la Regione, per l’incurante gestione dei servizi sociali, che non è stato possibile sfruttare, stante la mancata ed inappropriata redazione e pubblicazione dei bandi per l’attuazione dei progetti».

«Il nostro Disegno di legge — proseguono — ha l’obiettivo fondamentale di migliorare la qualità della vita dei soggetti socialmente più svantaggiati, assicurandogli pari opportunità, la rimozione di qualsiasi tipo di discriminazione, la prevenzione, la riduzione e l’eliminazione delle disabilità, del disagio personale e familiare, derivanti da difficoltà sociali e inadeguatezza del reddito, ma soprattutto ha lo scopo di assicurare il diritto alle prestazioni sociali, psicologiche e sanitarie. Fine principale è l’assistenza del singolo in ogni sua forma attraverso il sostegno della persona all’interno del proprio nucleo familiare, evitando, ove possibile, l’istituzionalizzazione del soggetto». 

«Il sistema disegnato dalla L. 328, e da noi recepito — spiegano —, viene definito “integrato” in quanto non sopprime o modifica i servizi già esistenti nei singoli Comuni, bensì si propone di integrarli fornendo le prestazioni che non sono incluse nell’offerta attualmente attiva sul territorio.  La struttura che si vuole creare si fonda, infatti, sul coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali, in cui i Comuni e le Asp sono il punto focale. Inoltre, mira a realizzare una rete di servizi che coinvolge soggetti sia del sistema pubblico che del privato rivalutando il ruolo degli organismi del Terzo settore. Il ddl proposto intende promuovere il criterio della qualità nell’offerta dei servizi, premiando gli enti più virtuosi, e ciò a beneficio sia degli operatori del settore, che degli utenti».
Inoltre: «Per stimolare il raggiungimento di alti livelli di qualità nei servizi sociali, il ddl proposto introduce, oltre al Ruc, due strumenti innovativi in cui i cittadini-utenti hanno un ruolo determinante: la carta dei servizi, di cui si devono dotare sia gli enti pubblici che il non profit, e i titoli per l’acquisto di servizi sociali (voucher). Attraverso tali strumenti, si riconosce ai cittadini il diritto di scelta del servizio secondo le loro specifiche e soggettive esigenze.
In particolare i voucher sono stati concepiti al fine di dotare i cittadini di uno strumento tramite il quale poter fruire di un servizio privato, lì dove il servizio pubblico è assente, avvalendosi di strutture esistenti accreditate e autorizzate. Inoltre, si ritiene che l’introduzione dei suddetti “titoli” possa essere di stimolo a una positiva competitività tra i soggetti erogatori (pubblici e privati) spingendoli a dotarsi di strutture alternative a quelle già esistenti e limitate».  

Il meetup Messina in Movimento come Movimento cinque stelle — assicurano infine — si è anche impegnato affinché, anche in Sicilia, si assicuri la riservatezza per gli utenti, la domiciliarità dei servizi, il sostegno alla famiglia, il recupero dell’autonomia di soggetti disabili, la qualità del servizio erogato, la personalizzazione delle prestazioni.

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